mercoledì 30 marzo 2022

A PROPOSITO DEL NUMERO DEI PETALI

Sempre dal volumetto "Le Rose in Fila" di cui ho parlato nei due post precedenti, colgo queste indicazioni sulla classificazione delle rose a seconda del numero dei petali.

Il numero base dei petali nelle rose è 5, ad eccezione di R. sericea che ne ha 4 (foto a destra). Il tipo di inserzione (radiale o a spirale) e la conformazione dei petali con le eventuali curvature, piegature e increspature contribuiscono a dare una precisa forma al fiore, aspetto che è tipico per i vari gruppi di Rosa.

Il numero dei petali è utilizzato nella classificazione della corolla. Nella seguente tabella si comparano le definizioni attinte da fonti statunitensi, britanniche, italiane e francesi ed è interessante notare le discrepanze.





martedì 29 marzo 2022

A PROPOSITO DEI COLORI DELLE ROSE

Sempre dall'interessante libro "Le Rose in Fila" di cui ho parlato nel link precedente, colgo queste riflessioni circa la classificazione del colore delle nostre amatissime rose.

Rispetto alla tavolozza che potevano presentare le rose medievali, quella delle moderne è molto più ampia e va dal bianco all’avorio, dal rosa e cremisi ai rossi lacca che non sbiadiscono (eredità dalle rose cinesi), dal porpora scuro al color cioccolata, dal viola profondo al tenero rosa lilla, dagli intensi gialli agli arancioni brillanti. 

La rincorsa degli ibridatori per ottenere effetti cromatici sempre più violenti non sempre ha convinto il pubblico, ma molte rose di Pedro Dot e di Domenico Aicardi continueranno ad essere un punto di attrazione per le loro intense sfumature.

Nelle foto sotto: a sinistra "Condesa  de Sastago" di Dot, a destra "Cristoforo Colombo" di Aicardi.

Il colore è chiaramente percepito in modo soggettivo e per descriverlo con precisione si utilizzano le carte colorimetriche standardizzate di confronto, come le RHS Colour Chart. Le ho anche trovate online e mi piacerebbe davvero tantissimo possederle, ma costano un sacco! Tutti e 4 i "ventagli" si aggirano sui 400 euro...








La corolla va osservata al momento in cui sia mediamente espansa, a fiore reciso, nel periodo della prima fioritura e al mattino.

Aicardi, nel suo libro "Le Rose", ci dà le indicazioni su toni (gradi di intensità del colore), tonalità (colorazione intrinseca), sfumature, riflessi e variegature.

Sfumatura: parziale o dominante; l’accostamento del colore è ben distinguibile. Si utilizza il termine sfumato quando il colore di base è modificato in modo graduale. Il colore dominante può essere: rischiarato quando i cam biamento sia dovuto a un colore più luminoso, ombrato in caso contrario, tinto (soffuso) quando sia da attribuirsi a un colore brillante.

Riflesso: diffuso (apparentemente privo di localizzazione), laccato (se sembra ricoperto di vernice trasparente), satinato (per i colori chiari) e vellutato (per i colori non luminosi).

Variegatura: si usa una terminologia comune a vari generi e si può parlare di rose orlate (bordo dei petali di un colore differente da quello del fiore), chiazzate, lineate, listate, marginate, punteggiate, rigate e venate.

Secondo Aicardi «Per le rose che hanno colorito diverso nelle singole parti, bisogna indicare prima il colore fondamentale, poi gli altri colori, i toni, le tinte, con le loro gradazioni e sfumature, cominciando dalla base dei petali e andando verso il margine, prima dalla parte interna, poi dall’esterna».

Il colore uniforme della corolla è l’eccezione rispetto alla regola; sempre più spesso i vivaisti propongono effetti cromatici di alto impatto visivo come un centro diverso dal resto del fiore, petali variegati o dalle pagine superiori e inferiori in contrasto cromatico.

Nella foto "Ferdinand Pichard".



martedì 22 marzo 2022

LE ROSE IN FILA

Ho trovato navigando in internet, e scaricato gratuitamente come .pdf, un volumetto interessantissimo ("Rose in Fila") di cui riporto qui a fianco lo screenshot del titolo. Si tratta di un libro curato dall'Orto Botanico di Firenze "Giardino dei Semplici" e nato come progetto universitario (edito da Firenze University Press). Chi vuole approfondire la storia della rosa orticola dovrà sicuramente leggerlo. 

Mi è piaciuta, in modo particolare, la storia della classificazione delle rose orticole (o coltivate), soprattutto quando mostra le differenze nei vari paesi. In Italia è Aicardi che si è dedicato più esaustivamente alla classificazione delle rose moderne.

Ho trovato molto interessante anche un approfondimento sulla nomenclatura delle varie parti della rosa; sapete per esempio che esistono 6 tipi diverse di spine, e che in realtà non si chiamano spine ma aculei?

Penso che in futuro pubblicherò qualche post curioso prelevando materiale da questo libro.



lunedì 21 marzo 2022

ALTRO SEMENZALE

Ecco un altro semenzale fiorito per la prima volta nella primavera 2021,

ottenuto dall’incrocio dell’inglese Wollerton Old Hall con la Ibrido di Tè “Terracotta” di Meilland (1994). Quest’ultima non ce l’ho io personalmente nel mio roseto, ma ce l’ha il mio vicino, e la pianta si trova proprio a ridosso della rete di confine, per cui mi è bastato allungare una manina e prendere un fiore..., chiedo scusa al vicino ma sicuramente se gliel’avessi chiesto me l’avrebbe dato volentieri. Ma volete mettere il brivido del proibito!?!?!?

Il semenzale si è rivelato robusto e molto rifiorente, le tre foto si riferiscono a tre diverse fioriture. Il colore mi sembra molto bello. La pianta è alta, forse prenderà il portamento della madre. L'ho appena trasferita dal vivaio al mio roseto.













venerdì 18 marzo 2022

CLEMENTINA CARBONIERI

Da un po' di tempo ho iniziato ad apprezzare sempre di più le rose Tè (non le Ibridi di Tè. mi raccomando). Al momento ne ho solo due nel mio roseto, e ho anche tentato di ibridarle, ma finora senza molto successo. Le mie due rose Tè sono "Mme. Antoine Mari" e "Clementina Carbonieri".

Ancora non ho scoperto chi fosse la signora Antoine Mari, però ho trovato notizie circa Clementina Carbonieri, e oggi ve ne parlo.

Fu moglie di Francesco Carbonieri, figlio di benestanti proprietari terrieri di Reggio Emilia. Francesco nasce nel 1886 e cresce in un clima ricco di stimoli e opportunità. Non si sa come e quando sviluppò l’interesse per la fotografia; sicuramente nel 1908 possedeva una macchina fotografica per lastre formato 13x18. Da quel momento si diletta con la fotografia e incomincia a scattare foto della donna che diventerà sua moglie due anni dopo, Clementina Cionini, e foto di parenti a amici, dei viaggi che documentano gli anni più belli della sua vita. Il suo archivio, composto per un quinto da diapositive stereoscopiche e da numerose e rare autocrome, nonostante la tecnica non sempre eccelsa, è di grande interesse storico. Carbonieri con leggerezza e allegria ritrasse la moglie Clementina, i parenti e gli amici in contesti signorili, in luoghi di villeggiatura in auge al tempo e percorsi in automobile, nuovo status symbol della ricca borghesia. Le immagini che ci ha lasciato sono quelli delle passeggiate sulla Grande Plage di Biarritz, dei viaggi in auto lungo i tornanti della Costa Azzurra, delle puntate al Casinò di Montecarlo, delle meraviglie del progresso nelle esposizioni universali, e ancora delle atmosfere lussuose e cosmopolite di Parigi, Bruxelles, Barcellona e del Lago di Como.

Smette di fotografare proprio quando il suo mondo smette di esistere a causa delle avversità subite durante il regime fascista e la Seconda Guerra Mondiale. L'esperienza del confino e la mutata situazione economica gli tolgono quel velo dagli occhi che gli impediva di vedere le brutture del mondo e, come segno tangibile di questo drastico cambiamento, egli smette di fotografare.

La freschezza della visione che caratterizza Carbonieri è quella di chi non deve vivere grazie alla macchina fotografica (come i professionisti degli studi), non ha nemmeno velleità artistiche (come la larga schiera dei dilettanti pittorialisti), né fa un uso documentativo/sociale della fotografia (come i fotogiornalisti). Semplicemente immortala la propria vita. Gli scatti di Carbonieri non sono fatti per gli altri, ma principalmente per sé stesso e la propria famiglia, ma al contempo riescono a restituire il profumo autentico della vita di quegli anni.

La storia di queste vite è sicuramente avvincente, e ben fece Massimiliano Lodi, che ibridò la rosa Clementina Carbonieri, a dedicarla alla moglie di questo personaggio. Un mistero incombe però sulla sorte di questa rosa: qualcuno dice che quella che viene venduta oggigiorno come "Rosa Tè Clementina Carbonieri" non corrisponda alle descrizioni dell'epoca (1913) e che nel tempo ci sia stata confusione con un'altra rosa, di Gilbert Nabonnand, dal nome "Isabelle Nabonnand" o "Nonna Censy". Con il risultato che l'originaria "Clementina Carbonieri" sarebbe andata perduta per sempre!

martedì 15 marzo 2022

PER ASPIRANTI IBRIDATORI: TRASMISSIBILITA' DEI COLORI NELLE ROSE

(da "LE ROSE" di Domenico Aicardi)

BIANCO
Il bianco puro può dirsi non esista nelle rose coltivate (quelle non
selvatiche, per intenderci). Tutte le varietà che chiamiamo bianche sono più o meno contaminate da giallo, verde, rosso, carminio e, secondo il grado di contaminazione, le condizioni atmosferiche e lo stato di sviluppo, si presentano più o meno bianche, più o meno sfumate dal colore in associazione. Solo in alcune specie selvatiche si trova il bianco puro, come i R. Banksiae, R. baltica, R. bracteata, R. Wichuriana. Negli incroci, l'azione del bianco è molto energica quando si combina con gli altri colori che attenua e diluisce, ed il suo potere può estendersi a più di una generazione. Ottenere una varietà di rosa bianca pura è più difficile di quanto non sembri, perchè i soggetti puri da far funzionare da genitori o sono rari o non rispondono. E' difficile che due rose bianche diano un ibrido bianco puro. Il bianco è recessivo quando si incrocia con fiori rossi o rosso granata, dando luogo a dei rosa più o meno accentuati.

ROSA
Il rosa puro si elimina difficilmente. Non è necessario ricercare con l'incrocio i colori rosa, poichè ne compaiono con maggiore frequenza di quanto si voglia e in modo affatto spontaneo, essendo il rosa un colore originale atavico.

GIALLO
Il giallo puro, persistente, che riscontriamo in altri fiori, come ad esempio nel girasole, non esiste ancora nelle rose. Ciò non deve stupirci, perchè venne ereditato da due fonti ove lasciava già a desiderare. Il primo giallo immesso nelle varietà proviene dalla R. indica fragrans, poco accentuato, scialbo, tendente al paglia o al rosso. Il
secondo proviene dalla R. lutea (persian yellow), che dal canto suo, pur avendo l'apparenza del giallo oro, non è stabile, ma evanescente sotto l'azione del calore e della luce o comunque durante lo sviluppo e l'espansione del fiore. Tanto l'uno quanto l'altro sono facilmente dominati dal rosso e dal bianco e sono di natura effimera.
Il giallo incrociato con il rosa o con il rosso nella prima generazione si muterà in rosa, rosso o rosa magenta e soltanto nella seconda o terza generazione comparirà qualche giallo, ma per recuperarlo il mezzo più spedito e pratico è di scegliere fra questi discendenti il migliore giallo ed incrociarlo di nuovo con una bella varietà gialla, o ricorrere al reincrocio con il genitore che possegga il colore analogo più forte. Il rosso in unione al giallo conferisce a questo maggiore risalto.
Tutti i gialli che si presentano come giallo arancio, giallo albicocca, giallo camoscio, sono per ereditarietà recessivi. 
Il giallo forte è recessivo davanti al giallo chiaro: per riacquistare quindi il giallo scuro si deve ricorrere all'incrocio con varietà dal colore giallo intenso.

ROSSO
Per avere buone tinte rosse è necessario incrociare varietà dove questocolore sia già purificato attraverso incroci e selezioni, ed in subordine rossi con rosa già discendenti da rossi. Da incroci fra rosso granata, rosso cremisi e rossi, si ottengono rose rosse di buona tinta.
Quando si incrociano colori rossi o cremisi con il giallo si ottengono colori rosa di varie gradazioni, che normalmente passano via via al rosso magenta. Il giallo può migliorare la tinta del rosso e portarla allo scarlatto; così il rosso, quando incorpora il giallo, diventa più attraente. Il rosso d'altra parte può imprimere maggior calore al giallo.

AFIDI: ALTRA RICETTA NATURALE

Forse non lo sapete ma uno degli insetticidi naturali migliori e vincenti è senza ombra di dubbio il sapone di Marsiglia. Questo sapone infatti, non solo sbianca le lenzuola, ma tiene lontani i parassiti dalle vostre piante! Gli stessi prodotti che comprate per liberarvi dai nemici delle vostre piante contengono spesso una base di sapone di Marsiglia: ecco allora come farlo in casa risparmiando ma ottenendo lo stesso risultato.

Per prima cosa procuratevi una saponetta di sapone di Marsiglia e riducete a scaglie circa 100 gr. Mettete le scaglie in un pentolino con circa un litro di acqua e 50 ml di olio di semi: fate sciogliere a fuoco basso il sapone e mescolate bene il composto.

Lasciate raffreddare il vostro insetticida naturale e versatene due cucchiai in un nebulizzatore pieno di acqua. Spruzzate ogni tre giorni le vostre piante, foglie e gambi: il sapone disinfetterà le vostre piante e manderà via tutti i parassiti!




lunedì 14 marzo 2022

AFIDI!!!

 Potrà sembrare quasi impossibile, in quanto la stagione è ancora fredda e le rose, come tutte le piante "sono ancora indietro". Ieri ho comunque trovato, su una gemma fresca, degli AFIDI (comunemente detti pidocchi).

Questi maledetti insettini verdi non saranno perniciosi come le muffe, tuttavia possono provocare diversi danni alle rose, tra cui:

- la sottrazione di linfa, e quindi di energia, vitale per la pianta.

- alterazione fisiologica della pianta: la saliva che iniettano questi pidocchi costringe la pianta ad aumentare la respirazione, con uno spreco enorme di energia. 

Ecco allora un rimedio naturale di facile creazione.

Occorrente: acqua, due teste d'aglio.

Mettete le due teste di aglio a bollire in un litro d’acqua fino a quando non si sfaldano completamente. Lasciate poi raffreddare e filtrate l’acqua con un colino in uno spruzzino. Spruzzate quindi l’intera pianta di rose in modo da eliminare tutti “gli ospiti indesiderati”. Questo metodo può essere ovviamente utilizzato anche per prevenire le invasioni dei piccoli parassiti.

Alla prossima puntata per un'altra ricetta naturale!

mercoledì 9 marzo 2022

SECONDA PUNTATA ALLA RADIO

Ieri sera è andata in onda la seconda puntata della rubrica "Il nome della Rosa" su Lomar Radio 432. La potete riascoltare cliccando QUI.



lunedì 7 marzo 2022

COSA FARE DOPO LA POTATURA DELLE ROSE

 Ecco alcuni accorgimenti da seguire per avere poi delle belle fioriture per tutta la stagione calda.

- Appena finita la potatura, sgombrare il terreno da tutti i rami e togliere le foglie e bruciarle o buttarle tra i rifiuti, perché potrebbero essere veicolo di infezioni fungine.

- Cospargere il terreno attorno alle piante di letame pellettato (il guano di uccello va benissimo) aggiungendo anche una manciata di concime minerale (azoto-fosforo-potassio). Ci sono in commercio prodotti che uniscono le due cose, concime biologico+minerale, e vanno benissimo.

- Vangare attorno alla pianta per smuovere il terreno.

- Cospargere il terreno smosso con cenere di legna (quella ricavata dal caminetto va benissimo): la cenere aumenta il potassio e disinfetta il terreno.

- Contro peronospora e ticchiolatura (vedi foto) irrorare le piante con poltiglia bordolese, cercando di bagnare bene i rami e il ceppo.

- Contro l’oidio, attendere che i nuovi germogli abbiano una lunghezza di 10-15 cm. e eseguire il primo trattamento preventivo. Consiglio il Nimrod, per il cui acquisto occorre però il patentino.



venerdì 4 marzo 2022

CONSIGLI PER GLI ACQUISTI DAI CATALOGHI ONLINE - 4

Vivaio ricchissimo e in costante fermento ed evoluzione è "Novaspina" https://www.novaspina.com/, nel padovano. Ho avuto la fortuna di recarmici con Marc Alberici che ha rapporti di amicizia con il proprietario, Davide Dalla Libera. 

Dal sito: "Novaspina è un’azienda che si occupa di miglioramento genetico nella rosa da giardino e nell’iris barbato.
Apre ufficialmente nel 2011 per proporre un catalogo di rosai e iris esclusivi, ottenuti dalla propria selezione e di altre varietà contemporanee di altri colleghi, che hanno particolare pregio, resistenza e adattabilità al nostro clima.
Novaspina è esclusivista per l’Italia delle rose di Dominique Massad, delle linee Les Provencelles®, Les Eglantelles® , Les Lianembelles®, e introduce in anteprima le varietà di Rolando Zandri."

Anche dal catalogo online di Novaspina ho scelto tre rose da proporvi.

Dalle creazioni di Davide Dalla Libera ho scelto "Malabarista".
"Mazzi di decine di fiori semidoppi, che ravviveranno il vostro giardino con il loro colore divertente; bianco crema con irregolari striature lampone, che sembrano colorati da un artista di strada. La pianta cresce piuttosto morbida, con poche spine e grandi foglie verde scuro, semi lucide. I numerosi fiori sono portati in punta dei rami, seguiti da bei cinorrodi. Adatta per piccoli spazi, vasi e terrazzi, dove si può apprezzare il profumo aromatico. Varietà generosa e molto versatile. In Spagnolo “Malabarista” significa giocoliere di strada. Cm 250 x 200."













Dalle rose in esclusiva di Dominique Massad, vi presento questa
"Centenaire de l'Hay-les-Roses".
"Grappoli di fiori doppi a coppa, si aprono in una pianta eretta e ordinata, durante tutta la stagione. Per celebrare un centenario, serviva una rosa che rappresentasse, al tempo stesso, ieri e oggi. Vecchia per la forma quartata dei fiori in una mescolanza di rosa- lampone, lavanda soffuso di oro antico e dalla leggera fragranza: caratteristiche che potrebbe avere una rosa del 1914. Moderna per la sua crescita verticale  e folta, il suo ampio fogliame, la sua rifiorenza e l’eccellente resistenza alle malattie: qualità richieste per una rosa del 2014. Cm 100 x 60, colore molto cangiante, per contenitori, aiuole."


Tra le rose Ibridi di Moschata, mi sembra molto bella questa "Aureliana"
dell'ibridatore romano Rolando Zandri.
"Grappoli di piccoli fiori malva lilla, semidoppi e a coppa, su una pianta molto vigorosa, dal fogliame lucido e sano. Rosaio di grande decoratività, ottimo su spalliere, siepi informali e grandi vasi. Molto sana, molto rifiorente e leggermente profumata.  Cm 200 x 200".

mercoledì 2 marzo 2022

LE ROSE MUSCOSE

L’origine delle Rose Muscose (o Muschiate) è molto incerta, ma è

ragionevole ritenere che si tratti di una mutazione genetica della Rosa Centifolia, dato che non differisce da questa se non per aver sviluppato sugli steli, sul calice e sui sepali un fitto tessuto di peli glandulari simili al muschio. Questo abito particolare dà una ulteriore attrattiva a queste rose, soprattutto quando i boccioli sono ancora in fase di apertura e questa specie di muschio, se toccato, emana un intenso e gradevole profumo che si sovrappone a quello tipico della rosa.

Le Rose Muscose hanno avuto la loro massima popolarità nei tempi vittoriani ed a seguito di ulteriori mutazioni genetiche, furono selezionate da rosaisti inglesi varietà di colore bianco e con petali striati, che all’epoca venivano vendute a prezzi altissimi. Quando prese sviluppo la ricerca di nuove rose attraverso l’ibridazione, ci si accorse che il carattere della “muscosità” era difficilmente trasmissibile e le varietà ottenute erano quasi sempre meno muscose dei genitori. L’ibridazione di rose muscose è stata praticamente abbandonata nei tempi moderni. Nell’Ottocento sono comunque state selezionate un gran numero di varietà e tuttora ne sono coltivate tante da coprire una gamma di colori dal bianco al rosso scuro.

La maggior parte delle rose muscose sono profumate ed in tutte, comunque, quella specie di muschio che copre steli e sepali emana un forte profumo di resina. Molte varietà inoltre hanno una buona rifiorenza. Si trovano facilmente in vendita nei vivai specializzati.

Un elenco di alcune rose muscose in commercio: Salet, Nuit de Young, James Mitchell, Eugenie Guinosseau, William Lobb, Alfred de Dalmas, Gloire del Mousseuses.



CONSIGLI PER GLI ACQUISTI DAI CATALOGHI ONLINE - 3

Un ricchissimo vivaio che ho conosciuto da poco è il Vivaio Glorio in provincia di Imperia. Ho avuto modo di parlare direttamente per telefono con Annalisa, una dei proprietari, e dire che è una persona competente e squisita è dire poco. Il vivaio Glorio è una azienda a conduzione familiare, nata dall'amore per le rose di mamma Ann Glorio, signora inglese, a cui si sono uniti i figli Sandro e Annalisa.

In oltre 25 anni di attività la loro passione per le rose si è trasformata in una vera e propria ricerca di Varietà di Rose particolari e ha arricchito il Vivaio di centinaia di specie appartenenti a tutte le Famiglie Botaniche delle Rose.

E' stato difficile selezionare solo tre rose da proporvi dal loro catalogo, comunque questo è l'indirizzo del sito https://www.roseprofumate.com/ e potrete visitarlo a vostro piacimento.

Dalla sezione "Rose moderne - bicolori, screziate, particolari", (https://www.roseprofumate.com/le-nostre-rose/moderne-bicolori-screziate-particolari/) ho scelto "Mokarosa". Una delle varietà più belle e vendute degli ultimi anni. Il colore di questa rosa è unico: i boccioli sono di colore rosa antico e mano a mano che si aprono passano dal rosa antico al color caffè-latte. I fiori hanno una bellissima forma e a volte i petali sono leggermente ondulati. Profumo leggero. Altezza: 90-130 cm.


Tra le "Rose moderne - arancioni e gialle (https://www.roseprofumate.com/le-nostre-rose/moderne-arancioni-gialle/) vi propongo "François Mauriac". E' una magnifica varietà dal colore arancio, i fiori sono grandi e ricordano la forma delle rose antiche. Profumo fruttato. Ottimo contrasto con il fogliame verde scuro con riflessi purpurei. Altezza: 80-110 cm.


Ho una rosa da proporvi anche dalla categoria delle Rose Antiche -
Centifolia e Muscose (https://www.roseprofumate.com/le-nostre-rose/centifolia-muscose/). Si tratta di "Nuits de Young", una rosa muscosa che produce piccoli fiori pieni di un ricco colore porpora-rosso scuro che nascono su rami esili. Fogliame piccolo, scuro di bella forma. Muschio sia sui boccioli che sugli steli. Fioritura estiva. Dimensioni: 120 x 90 cm.

martedì 1 marzo 2022

CONSIGLI PER GLI ACQUISTI DAI CATALOGHI ONLINE - 2

Un vivaio che conosco benissimo, in quanto conosco la proprietaria Monica Cavina, e che vi posso quindi consigliare a occhi chiusi è Vivaverde di Imola http://www.vivaverde.it. E' un vivaio particolare perchè, pur non avendo un catalogo vastissimo, tiene però delle "chicche" costituite da rose abbastanza rare, che la vivaista riesce a procurarsi anche tramite amici in Italia e all'estero. (le foto sono dal catalogo)

Tra le Cinesi ha in catalogo la bella "Chinensis Paolo Parigi", ottenuta da un seme della rosa cinese
"Mutabilis". E' particolare perchè non sono molte le rose cinesi gialle.

https://www.vivaverde.it/rosa/chinensis-paolo-parigi/




Nel catalogo delle Ibridi di Tè troviamo forse le rose più particolari e piùrare del vivaio Vivaverde. Tra le tante, vi segnalo la bellissima "Pauly Brunelli" dell'ibridatore romagnolo Giulio Pantoli, che ci ha lasciato pochi anni fa.

Questa Ibrido di Tè fa fiori molto grandi, di una particolarissima sfumatura di lilla, con un fortissimo profumo. Assolutamente da acquistare. 

https://www.vivaverde.it/rosa/pauly-brunelli/


E per finire, un'altra perla di Vivaverde sono le rose di Giorgio Berti, ibridatore italiano. Tra le sue creazioni, vi segnalo qui "Carola", color albicocca rosato, molto rifiorente e profumata.

https://www.vivaverde.it/rosa/carola-berti-10/