martedì 31 agosto 2021

DOMANDE FREQUENTI SULLE ROSE: POSSO CONCIMARE LE ROSE CON FONDI DI CAFFE'?

I fondi di caffè contengono un alto tasso di azoto, inoltre i cespugli di rose vegetano bene in terreni acidi, aggiungendo il caffè a un terreno neutro si tenderà a farlo diventare acido con un chiaro giovamento per le rose.

Inoltre, la polvere di caffè alleggerisce molto il terreno, dando così modo alle radici di spandersi e meglio ricevere i nutrienti. 

Ultimo motivo per impiegare i fondi di caffè è la loro capacità di respingere insetti e parassiti, comprese le lumache. Altri nutrienti organici che puoi aggiungere alle rose sono i sali di epsom, gusci d’uovo tritati, bucce d’arancia e bucce di banana, tutti elementi che svolgono un ruolo importante nell’aggiunta di sostanze nutritive agendo come fertilizzante a lenta cessione.

MA ATTENZIONE ALL'USO DEI FONDI DI CAFFE':

È SI' possibile utilizzare i fondi di caffè per concimare le rose ma è opportuno farlo in modo ragionato, tenendo presente, come già sottolineato, che il caffè altera il pH del terreno; applicarne troppo, quindi, renderà il terreno particolarmente acido, con tutte le problematiche derivanti. Non concimare mai direttamente con i fondi di caffè, vanno sempre diluiti con acqua o cenere come spiegato in precedenza; inoltre il caffè andrebbe sempre posto nelle prossimità dei cespugli e mai a ridosso delle radici.

lunedì 30 agosto 2021

DOMANDE FREQUENTI SULLE ROSE: COS'E' UNA ROSA RUGOSA?

Nonostante ne abbia già parlato in vecchi post, rispondo volentieri alla domanda di Denise, perchè io personalmente ho proprio un debole per le rose rugose.

(da giardinaggio.net)

La rosa rugosa è una specie (in parole povere, una rosa che esiste a livello "selvatico") a portamento cespuglioso eretto originaria dell’Asia, Cina, Giappone, Corea che può raggiungere un’altezza di sessanta centimetri. 

Ha trovato diffusione anche in Europa e America del nord dove viene coltivata in modo particolare per scopi ornamentali e decorativi. 

La rosa rugosa presenta una forma rotonda e foglie di colore verde con venature e, appunto, rugose; esse sono formate a loro volta da un gruppo da cinque a nove foglie più piccole di forma allungata con contorno seghettato che presentano sulla loro superficie molte rugosità, durante la stagione autunnale queste foglie assumono dei colori molto belli. 

Questa pianta possiede molte spine su foglie e rami non più giovani. I fiori della rosa rugosa sono abbastanza grandi, nascono solitari oppure in gruppi, sono di colore bianco o fucsia, ed hanno un profumo molto delicato. Gli stami solo di colore giallo. I frutti di questa pianta sono piccole bacche rotonde di colore rosso vivo.

 Dall’incrocio di questa rosa con altre specie sono nati molti ibridi dai diversi e bellissimi colori, alcuni nomi possono essere: Blanc Double de Coubert, Nyveldt’s White, Thérèse Bugnet, Scabrosa, F.J. Grootendorst, Hansa ecc.

Le rose rugose che possiedo sono:

- Rosa Rugosa Botanica di colore fucsia

- Fimbriata

- Basye's Purple Rose

- Ibisco

- Pink Grootendorst

(le foto sotto seguono quest'ordine)

Al momento nel mio vivaio, in vaso, ho moltissime rose rugose botaniche, alcune nate da seme la scorsa primavera, altre invece derivate da talea.

Sarei felice di offrirle a chi può essere interessato, non chiedo un compenso fisso ma una semplice offerta che andrà per la manutenzione del mio vivaio (anche Satispay o PayPal con email che fornirò). Grazie.










sabato 28 agosto 2021

DOMANDE COMUNI SULLE ROSE: COSA SONO GLI SPORTS? (3° PARTE)

(continua) 

Fino a qui abbiamo visto rose che hanno mutato solo il colore o il portamento ma alcune varietà si sono spinte oltre ed hanno mutato tutto ciò che era possibile mutare.

La rosa Centifolia, le cui origini risalgono alla fine del 1500, ha prodotto un gran numero di sports alcuni fra i quali di immenso valore storico e botanico, dando vita anche ad una nuova genealogia di rose comunemente note come Rose Muscose o Moss Roses. La prima mutazione ha prodotto nel 1770 circa Common Moss (foto), la prima
rosa muscosa (moss = muscosa) che differisce dalla progenitrice per la presenza di una patina resinosa e profumata sui sepali. Nel 1777 compare Unique in versione bianco puro seguita nel 1788 da Shailer’s White Moss muscosa di colore bianco.

Agli inizi del 1800 una mutazione delle foglie che diventano più grandi e ‘stropicciate’ dà origine alla Rosa Bullata e nel 1804 nasce Spong , versione più piccola e compatta della Centifolia che ha dimostrato una certa instabilità e tendenza a ritornare alla sua forma originaria. La mutazione più incredibile avviene nel 1827 quando sui sepali compaiono delle ‘creste’ molto vistose dando origine alla bellissima Rosa Cristata meglio conosciuta come Chapeau de Napoleon. Infine nel 1821 un’altra mutazione di colore ci regala Unique Panachee, sport instabile, con petali striati nei colori bianco e rosa.

Anche il capolavoro Souvenir de la Malmaison (foto) si è dimostrato un
instancabile trasformista.  Nasce nel 1843 in Francia come cespuglio con fiori stradoppi e quartati di colore rosa incarnato ed intenso profumo   e comincia presto a stupire: nel 1845 compare la versione Souvenir de la Malmaison Rouge di colore rosa intenso seguito nel 1887 da Kronprinzessin Viktoria di colore bianco soffuso di giallo pallido al centro del fiore. Nel 1893 esordisce la versione rampicante con fiori più grandi della versione a cespuglio e con accentuato vigore. Infine nel nel 1950 compare Souvenir de St Anne’s, una rosa di raffinata bellezza con fiori poco più che singoli.

Dr. Van Fleet è uno splendido climber, ibrido di R. Wichurana, introdotto da Van Fleet nel 1910 negli USA. Porta candidi fiori semidoppi di colore bianco rosato che si aprono da eleganti boccioli affusolati con delicato profumo su una pianta vigorosa e sana con un bel fogliame lucido. Non è molto diffusa probabilmente perchè non rifiorente ma soprattutto perchè ha prodotto uno sport rifiorente che è diventata in breve tempo una delle rose più importanti e conosciute al mondo. New Dawn, nata nel 1930, è identica alla progenitrice ma è capace di rifiorire ed è stata la base per l’ibridazione di molti rampicanti moderni fra i quali Aloha (Boerner), Pink Perpetue e Parade . New Dawn a sua volta ha prodotto due sports: Awakening , nel 1935, con fiori stradoppi e quartati di colore rosa chiaro soffuso di arancio e Weisse New Dawn , nel 1959, con fiori di colore bianco puro (da non confondere con White New Dawn).

Ancora più prolifica la rosa Ophelia, di origini sconosciute, scoperta da W.Paul nel 1912, uno dei primi e più importanti Ibridi di Tea e progenitrice di molte rose moderne, che pare abbia prodotto oltre 30 sports, direttamente ed indirettamente, di diverso colore e forma, rampicanti e non.

Un'altra famosa Ibrido di Tea che ha prodotto diversi sports stabili è Peace (Gioia, Mme A. Meilland, Gloria Dei, sono altri nomi con cui è conosciuta nel mondo).
In ordine cronologico, nel 1951 ha prodotto la versione rampicante, nel 1958 "Lucky Piece", nel 1959 "Garden Party", nel 1960 "Super Star", nel 1962 "Chicago Peace", nel 1966 "Kronenbourg", nel 1991 "Love and Peace".



venerdì 27 agosto 2021

TEST DELLA PERSONALITA'

Oggi, per divertirci un po', vista la giornata piovosa, grigia e uggiosa, (almeno qui da me in Romagna) vi propongo un veloce test della personalità basato sulle rose.

E' molto semplice, si tratta di scegliere la rosa che preferite tra le sei che vi propongo qui sotto. Poi in base al numero, leggerete il profilo che corrisponde alla vostra scelta.

Naturalmente è un test per tutti, anche per i non amanti delle rose!


RISPOSTE
1. Rosa rosa (nella foto: Queen Elizabeth)
La scelta di questo fiore è sinonimo di romanticismo. Ti piacciono i gesti pieni di amore, mentre odi profondamente i litigi, ma anche le incomprensioni. Una persona riesce ad entrare nel tuo cuore se ti elogia per le qualità che hai, soprattutto le qualità del tuo animo. L’affetto nei tuoi confronti non deve mai mancare, gli abbracci ed i baci devono essere all’ordine del giorno (Covid permettendo).

2. Rosa gialla (nella foto: Gold Glow)
Se l’hai scelta è perché sei una persona molto riservata. Non sei solita aprirti con coloro che conosci appena, solitamente sono sempre gli altri che tentano di capire qualche aspetto nascosto di te. Ecco perché conquistarti è qualcosa di davvero complicato, che richiede in primo luogo tanta pazienza. Coloro che ci riusciranno devono farti sentire speciale, ma soprattutto metterti a tuo agio.

3. Rosa rossa (nella foto: Papa Meilland)
Da sempre il rosso è considerato simbolo di passione, ed infatti se hai scelto questo fiore vuol dire che sei una persona passionale. Ti piacciono le emozioni forti, ed anche essere al centro dell’attenzione. Se una persona vuole entrare nel tuo cuore dovrà quindi metterti al primo posto, e gli apprezzamenti diretti non devono assolutamente mancare. Infine devi essere assecondata, se una persona tenta di impedirti di fare qualsiasi cosa ti allontanerai senza pensarci due volte.

4. Rosa arancione (nella foto: Luis de Funes)
Se hai scelto questa rosa significa che sei una persona che incarna le emozioni più belle e più profonde.
Un animo compassionevole e sempre disposto a dare una mano, soprattutto agli ultimi e agli emarginati.
Consiglio:
meriti la stessa empatia anche da coloro che ti circondano, non dimenticarlo mai.

5. Rosa viola (nella foto: Purple Eden)
Sei intuitivo ed empatico. Sembri sempre circondato da un’aura misteriosa e di magia. Riesci ad affascinare tutti e sei capace di aiutare gli altri a trovare la loro strada. Detesti i conflitti e cerchi sempre di trovare un modo per andare d'accordo con tutti (anche se alle volte, naturalmente, non ci riesci).

6. Rosa bianca (nella foto: Cosmos)
Sei una persona sensibile che per non essere ferita non si concede mai del tutto sentimentalmente e non si apre totalmente a nessuno.
Ami rimanere sfuggente e misteriosa ma non lo fai per sedurre, tutt’al più per difenderti. Eppure questo tuo aspetto ti dona un grande fascino agli occhi di chi ha interesse per te.

DOMANDE COMUNI SULLE ROSE: COSA SONO GLI SPORTS? (2° PARTE)

(continua) 

Chi non conosce Mary Rose? Questa eccezionale varietà di colore rosa malva, introdotta da David Austin nel 1983, ha prodotto diversi sports, uno più bello dell’altro. La prima mutazione ci ha regalato Winchester Cathedral di colore bianco puro ed una seconda mutazione ha prodotto Redoutè di un colore rosa incarnato che, secondo lo stesso Austin, è la più bella fra loro. Le tre piante sono identiche per quanto riguarda portamento, rifiorenza, fogliame e profumo e differiscono solamente nel colore (vedi foto sotto).



Entrambe le mutazioni sono stabili e sono quindi state commercializzate in tutti i continenti ma la voglia di sorprendere di Mary Rose non si è fermata qui: sono occorse infatti ulteriori mutazioni che hanno prodotto versioni striate ma che si sono dimostrate instabili e quindi non adatte ad essere vendute. 

Restando fra le rose ibridate da David Austin, anche Heritage , con bellissimi fiori delicati di colore rosa chiaro ed intenso profumo, ha mutato il suo colore in bianco crema regalandoci Rose Marie che per qualche strano motivo è stata ritirata dal commercio poco dopo la sua introduzione ma che rimane, a nostro modesto parere, una delle più belle rose inglesi di sempre.

Sono frequenti i casi in cui una rosa ha mutato il proprio modo di crescere anzichè il colore, trasformando il portamento da cespuglioso a rampicante.  Lady Hillingdon, Devoniensis, Iceberg,  Old Blush, Gruss an Aachen e Crimson Glory sono un’ottimo esempio di rose a cespuglio che hanno dato alla luce la versione sarmentosa.

La deliziosa polyantha Cecile Brunner (nella foto) ha prodotto uno sport
di colore bianco, la White Cecile Brunner , una versione con sviluppo molto più ampio e vigoroso conosciuta con il nome di Bloomfield Abundance ed infine una versione rampicante, la Climbing Cecile Brunner , il cui impressionante vigore (quasi una rambler) ci fa sorridere al pensiero della piccola pianta da cui si è generata.

Molto raro è il caso invece di una rosa rampicante che muta in una forma cespugliosa ma la natura è imprevedibile e la bellissima Felicitè et Perpetue ha voluto deliziarci con una piccola perla conosciuta con il nome di Little White Pet.

(continua)

mercoledì 25 agosto 2021

DOMANDE COMUNI SULLE ROSE: COSA SONO GLI SPORTS? (1° PARTE)

Succede, a volte, che una rosa decida di sorprenderci alterando il colore, la forma, il numero dei petali o il modo di crescere. Si tratta di mutazioni genetiche che avvengono in modo del tutto casuale e che possono produrre nuove varietà anche migliori rispetto all’originale.
Questo fenomeno è conosciuto in tutto il mondo con il nome di sport o sporting  ed è piuttosto raro ma considerato il grande numero di rose esistenti non sono mancate occasioni nella storia in cui una stessa Rosa abbia prodotto una o più mutazioni; può accadere anche nel nostro giardino di scoprire da un giorno all’altro che la pianta che conoscevamo abbia mutato una delle sue caratteristiche.

Bisogna distinguere innanzitutto fra mutazioni stabili ed instabili: le prime sono permanenti e producono una pianta che non ritornerà alla forma originale mentre le seconde possono in qualunque momento regredire restituendoci la pianta che l’ha generata.

Il caso più comune di instabilità genetica riguarda una delle più interessanti rose botaniche, la R. Foetida Bicolor (foto a destra), di colore arancio vivo con rovescio dei petali più chiaro, che spesso produce rami con fiori di colore giallo che altro non sono se non la R. Foetida originaria. Queste due varietà possono convivere sulla stessa pianta creando un’effetto molto particolare e curioso.

La mutazione più comune fra le rose riguarda il colore dei petali che spesso mutano tonalità mantenendo inalterate tutte le altre caratteristiche. La rosa Mutabilis , apprezzata e coltivata in tutto il mondo, ha prodotto uno sport di colore giallo chiaro nelle isole Bermuda e viene comunemente venduta con il nome di  Yellow Mutabilis ; la nuova pianta è identica all’originale se non per il colore dei fiori.


(continua)

martedì 24 agosto 2021

DOMANDE COMUNI SULLE ROSE: DI QUANTA ACQUA HANNO BISOGNO LE ROSE?

Le rose, come tutte le piante, hanno bisogno di essere innaffiate o, se preferite, irrigate. La questione del fabbisogno idrico di queste piante è però molto dibattuta, perché molti coltivatori non riescono ancora a capire quale sia la giusta quantità di acqua da somministrare alle rose. Dare una risposta univoca alla questione non è comunque semplice, perché bisogna considerare la tipologia di rosa, la varietà, il suo stato di salute e le condizioni di clima e di terreno in cui la pianta cresce.

In linea generale, posso dire che le rose apprezzano acqua in grandi quantità. Le rose (come la maggior parte delle piante d'altronde) ricavano il proprio nutrimento sia attraverso le foglie, sia attraverso le radici. L'unico mezzo di trasporto per questo cibo è l'acqua.

Regola generale è che innaffiare non molto spesso ma in modo abbondante, è molto meglio che innaffiare spesso e in modo superficiale. Le annaffiature abbondanti vanno in profondità, e stimolano il sistema radicale più basso, importantissimo perchè permette alla rosa di sopravvivere sia in condizioni di siccità sia di grande freddo.  Al contrario, un'annaffiatura tenue, stimola il sistema radicale superficiale, rendendo la pianta più sensibile alle "bruciature" estive e ai freddi invernali.

Se innaffiate a pioggia, bisognerebbe evitare di bagnare le foglie, anche se, nelle giornate molto calde, bagnando le foglie si migliora la traspirazione e si allevia lo stress da caldo. Se la giornata non è calda e l'acqua rimane sulle foglie, si rischia una infezione fungina.

I manuali e gli esperti, a questo punto, iniziano a fornire le quantità di acqua necessarie usando litri al m/quadro, cosa che io, personalmente, non sono in grado di misurare. Ecco uno stralcio dal web (magari voi riuscite a utilizzare questi dati):

"Tecnicamente si sostiene che il fabbisogno idrico delle rose sia di quindici, venti litri al metro quadro, da somministrare due volte a settimana nelle stagioni intermedie, e tutti i giorni in estate. Questo fabbisogno può variare in base al clima e al terreno. In zone particolarmente piovose, la quantità di acqua può diminuire progressivamente fino a non superare i cinque litri al metro quadro; in zone aride invece si possono dare anche quaranta litri di acqua al metro quadro. Stesso discorso per la qualità del terreno: in quelli troppo drenati, bisogna dare almeno quaranta litri di acqua al metro quadro, in quelli umidi, invece, si può benissimo scendere a cinque litri al metro quadro."

L'irrigazione ottimale non è quella a pioggia, ma a goccia, e per farlo occorre un impianto apposito. Non iniziate a scuotere la testa e a dire che non ve lo potete permettere! Vi racconto la mia esperienza.

Ecco come fare per preparare voi stessi un piccolo impianto di irrigazione per il vostro roseto. Chiaramente non posso sapere su quanta superficie siano piantate le vostre rose, però l'esempio che vi faccio si adatta a molte situazioni.
Mi sono recata al Consorzio Agrario (non so questi esercizi esistano in tutta Italia, o se ci sia un equivalente; qui da noi in Emilia Romagna ci sono), mi hanno fornito di tutto il necessario che poi io ho assemblato con l'aiuto di mio babbo. 

Ho acquistato un tubo da irrigazione a goccia (su Google lo trovate sotto il nome "tubo manichetta gocciolante"), il commesso poi mi ha fornito i raccordi per il rubinetto della fontanella; occorre anche un timer da inserire nell'impianto (ce ne sono di meccanici che costano pochissimo, oppure di elettronici che costano un po' di più) e così tutti i giorni, per i minuti che scegliete voi, all'ora che scegliete voi, avviene l'innaffiatura automatica. Magari detto così sembra complicato, io lo scorso anno l'avevo chiesto ad un giardiniere che mi aveva preventivato circa 200 Euro di spesa. Poi ho soprasseduto e quest'anno ho fatto da sola, con una spesa totale di 70 Euro.
Se pensate di non assentarvi tanto, potete anche evitare il timer. 
Questa estate io ho innaffiato a goccia a giorni alterni, per 45 minuti al giorno, sempre di sera.

Le rose vanno innaffiate in tutte le stagioni, anche in inverno. Naturalmente, se l’inverno è caratterizzato da piogge torrenziali, le irrigazioni si possono anche evitare. Basta controllare lo stato della pianta e del terriccio per capire quando è il momento di irrigare. Ricordate però che la carenza idrica stressa le rose tanto quanto l’eccesso.

lunedì 23 agosto 2021

DOMANDE COMUNI SULLE ROSE: HO SENTITO PARLARE DELLA CENERE COME DI UN BUON CONCIME. E' VERO?

Con il caldo di fine agosto che ancora (giustamente) non ci lascia, ci sembra anacronistico pensare ad un bel fuoco nel caminetto (ci riesce senz'altro meglio pensare alle braci vive nel barbecue!).
Tronchetti, pellet, ciocchi di legna o carbonella, quando vengono bruciati, producono cenere che, in piccole dosi, può dare una “marcia in più” alle nostre rose e a tutte le piante in generale, che ci regaleranno così fioriture ancora più belle. Conviene dunque conservarla, quindi in vista dell'inverno, procuratevi un contenitore, meglio di metallo perchè la plastica si può sciogliere con braci ancora calde, in modo che in primavera abbiate a disposizione una bella quantità di cenere.

I nutrienti principali che la cenere apporta sono 4 micro nutrienti:

- Fosforo: ha la proprietà di aiutare la rosa a produrre le nuove radici e di irrobustire tutta la vegetazione.
- Calcio:  è molto importante per la rosa per far assimilare bene tutti i nutrienti.
- Potassio è essenziale per fioriture più durature e intense.
- Magnesio serve per lo sviluppo della vegetazione.

Il periodo giusto per utilizzare la cenere è quando compare la prima vegetazione all’inizio della primavera, fino all’autunno inoltrato, con la pausa estiva.

Per le rose la cenere è una ghiotta “leccornia”: le aiuta a resistere al freddo e alle malattie. Un vantaggio da non trascurare quindi: non male per un concime a costo zero!

ATTENTI A NON ESAGERARE PERO'!

- non usare troppa cenere perché il ph del terreno aumenta diventando alcalino e la rosa preferisce il ph più vicino a quello acido che va da 5,5 a 6,0;

- la cenere è anche ricca di calcare. Mettendone troppa, soprattutto in vaso, potreste danneggiare le vostre beniamine;

- la cenere, se usata molto nei vasi, si compatta e non permette al substrato di mantenere la sua porosità e quindi c’è il problema dell’asfissia radicale.

Inoltre per una perfetta concimazione bisogna integrare anche altri elementi tramite fertilizzanti naturali o chimici, perchè da sola la cenere non basta.

DOMANDE COMUNI SULLE ROSE: POSSO SPOSTARE UNA PIANTA DI ROSA SENZA RECARLE DANNI?

Mi è capitato spessissimo di dover spostare dei rosai nel mio giardino, sia per fare posto ad altri più belli, sia perchè avevo notato che quella in cui si trovavano non era la posizione ottimale per loro.

La regola generale dice che il periodo migliore per spostare un rosaio è l’inizio dell’autunno, quando le temperature notturne cominciano a abbassarsi ed il clima diviene umido, con piogge fresche periodiche; in questo modo la pianta di rose potrà avere il tempo per radicare nel nuovo luogo di coltivazione prima che arrivi l’inverno. 

Questa regola vale un po’ per tutte le piante; sarebbe possibile spostarle anche a fine inverno, ed è ciò che solitamente faccio io. Abitando in Pianura Padana, il clima non è mai eccessivamente freddo alla fine dell'inverno, e metà febbraio, il momento in cui mi dò alla potatura, è anche il periodo in cui sposto eventuali rose.

Tornando alla regola generale, essa però dice che se il clima è eccessivamente freddo, a fine inverno si rischia di danneggiare sia le radici, sia le ramificazioni; se invece il tempo è clemente e l’inverno è mite, si rischia che la pianta abbia già ricominciato a vegetare, e quindi non sia in grado di sopportare lo stress del trapianto. 

All’allungarsi delle stagioni, e quando le minime notturne si alzano le piante utilizzano tutte le loro energie per gonfiare le loro gemme, per produrre nuova vegetazione e i futuri fiori; spostare una pianta in questo periodo del tempo è un grave attentato alla sua vita, perché non avrà energie per sopportare il trapianto, e gli eventuali danni provocati da questo. 

Quindi attendi pazientemente l’autunno, quando la stagione torna ad essere fresca e piovosa, ma le piante non sono più in pieno rigoglio vegetativo come in primavera. Ti ricordo di spostare la rosa con attenzione: il successo del trapianto dipende da quanto apparato radicale riuscirai a spostare; quindi disegna un cerchio attorno all’arbusto e cerca di asportare dal terreno un bel pane di terra, che contenga una buona parte delle radici. Almeno una settimana prima dell’espianto, prepara la buca in cui posizionerai la rosa, e lavora bene il terreno mescolandolo ad una badilata di stallatico e ad un poco di terriccio universale, fondamentale soprattutto se la terra del tuo giardino risulta molto compatta e argillosa. Dopo una settimana posiziona la rosa nella nuova buca di impianto e ponila alla stessa identica profondità a cui si trovava quando era nella precedente posizione; se la terra è asciutta annaffia, subito dopo aver compattato la terra con i piedi, in modo da assestare ben il terreno. Se il clima è piovoso, la pianta non necessiterà di altro fino alla primavera successiva; puoi anche pensare di potare la rosa prima di espiantarla, così al momento del trapianto non avrà tantissime foglie a cui pensare. Il luogo di impianto dovrà essere esposto in luogo soleggiato, dove la rosa possa godere di almeno alcune ore di luce solare diretta, o rischierai di non avere alcun fiore la primavera successiva.

mercoledì 18 agosto 2021

REGOLE E RIFLESSIONI

E' appena passato Ferragosto, l'estate sta lentamente volgendo al termine, anche se gli strascichi, se va come gli ultimi anni, dureranno a lungo, fino a settembre o anche ottobre...
Comunque, per fortuna, le temperature ora si sono abbassate un po', riusciamo a respirare anche se mettiamo fuori il naso nelle ore più calde. Stasera, poi, fa quasi freschino, mi sono messa la canottiera sulla pelle e la maglietta sopra!

Tutta questa introduzione non c'entra niente con quello che volevo dire. Si tratta di alcune osservazioni che ho fatto in questi giorni...

Per coltivare con successo le rose occorre certamente seguire delle regole che si sono consolidate nel corso dei secoli grazie all'esperienza dei coltivatori che ci hanno preceduto.
Però io penso che alcune di queste regole non vadano considerate tanto ferree da essere prese alla lettera. Vanno adattate secondo le proprie condizioni, il clima, il terreno, in cui ci si trova a coltivare le proprie rose.

Ad esempio: ho letto in diversi posti (internet, libri), anche di autori autorevolissimi, che le rose hanno necessariamente bisogno di 6-8 ore di sole al giorno.
Io ho sperimentato che non è vero.

Ho già tre rosai (tutti HT) che ho spostato sul lato nord della casa, dove quindi prendono il sole circa 3 ore alla mattina e basta, che sono letteralmente "rinati" nella nuova posizione.
Si tratta di "Sterling Silver", "Luis de Funes" e di "Alliance".
"Sterling Silver" prima era sul davanti della casa, e prendeva il sole dalla mattina fino alle 14 circa. Rimaneva bassa, fioriva pochissimo, e quelle poche rose che mi regalava spesso non si aprivano neanche interamente.
Ora diventa alta, slanciata, fiorisce tantissimo.

"Luis de Funes", anche lei precedentemente in posizione sud-est, era moribonda: tutti i rami seccati tranne due. La davo per spacciata. L'ho spostata dietro e ora ha sono nati alcuni rami nuovi proprio dal basso, ed ha un fogliame bellissimo.

Quanto alla "Alliance", l'ho spostata sul lato nord perchè davanti volevo mettere una rosa che mi piace di più. Pensavo di penalizzarla, mettendola nella nuova posizione, invece ancora una volta sono stata sorpresa. Prima fioriva, sì, ma i fiori avvizzivano e si macchiavano subito, in giornata, diventando bruttissimi. Per questo motivo non mi piaceva. Ora fiorisce forse anche più abbondantemente, ma i fiori rimangono belli a lungo.

Sullo stesso lato nord della casa ho messo (e si trovano benissimo) alcune botaniche, le rugose "Ibisco" e "Fimbriata", le Tè "Clementina Carbonieri" e "Mme. Hector Leuillot", e inoltre "Cocorico", "James Mitchell", la mia omonima "Valentina Bordini", "Alissar Princess of Phoenicia", "Thomas à Becket".
Da questa mia esperienza, allora io affermo che le rose avranno sì bisogno di 6-8 ore al giorno, ma forse in Gran Bretagna, o in Scandinavia, o in Russia.
Voi che ne dite?

Le foto qui sotto sono notturne, ma penso rendano l'idea. E si vedono anche i sacchettini delle ibridazioni!
In ordine "Sterling Silver", "Luis de Funes", "Alliance".







mercoledì 4 agosto 2021

DOMANDE COMUNI SULLE ROSE: POSSO TENERE LE MIE ROSE IN VASO?

 Vanna mi chiede: non possedendo un giardino, ma solo una terrazza, posso tenere le mie rose in vaso?

Cara Vanna, le rose si possono coltivare tranquillamente in vaso; considera che ogni pianta necessiterà di un ampio spazio per sviluppare le sue radici, e quindi poni a dimora ogni singola rosa in un bel vaso capiente, almeno una campana di diametro 35-45 cm, perché possano con il tempo sviluppare un bell’apparato radicale sano e forte. 

Oltre a questo, non dimenticare che le piante in vaso tendono ad essere un poco più esigenti rispetto alle stesse piante poste in piena terra: le annaffiature devono essere regolari, perché la pianta gode solo dell’acqua che cade nel vaso; le concimazioni devono essere molto regolari, evitando carenze ed eccessi; se il tuo giardino è sempre al sole, nel periodo estivo dovrai pensare ad un pergolato o comunque ad un telo ombreggiante, perché dei vasi lasciati al sole divengono rapidamente roventi. 

Oltre a questo, ogni 3-4 anni dovrai sostituire la terra nei vasi, perché sarà esausta, e quindi dovrai sostituirla con un buon terriccio fresco e ricco. Ricordati sempre che quando si pone una pianta in vaso è consigliabile scegliere il miglior terriccio possibile, quindi evita i sacchi scontati del supermercato.

Un buon terriccio non puzza, non ha al suo interno pezzetti non biodegradabili (per esempio pezzetti di plastica, come mi è capitato di trovare), ed è soffice. Ti conviene acquistarlo sempre da un vivaio specializzato.