venerdì 27 novembre 2020

LE MIE ROSE 1 - 10

Questo blog ha un grosso limite, e cioè da cellulare e tablet non risulta visibile la colonna di sinistra in cui c'è forse la parte più interessante, i link alle pagine interne in cui presento tutte le varietà in mio possesso.

Ogni tanto, perciò, riporto nei post questi link, in modo da offrire a tutti gli utenti la possibilità di visualizzare queste pagine. Inizio con le prime 10:

1  - Portland "Rose de Rescht" (Lindsay, 1900)

2 - Ibrido di Tè "Luis de Funes" (Marie-Luise Meilland, 1982)

3 - Floribunda "Else Poulsen" (Poulsen, 1924)

4 - Ibrido di Tè non identificata

5 - Semenzale 523 Alberici (2020)

6 - Rosa Alba "Cannabifolia" (Flobert 1807)

7 - Rampicante "Cocktail" (Meilland, 1957)

8 - Ibrido di Hulthemia Persica "Alissar Princess of Phoenicia" (Harkness, 2009)

9 - Ibrido di Tè "Topazio Bicolore" (F.lli Ingegnoli, 1930)

10 - Rosa cinese "Sophie's Perpetual" (1922)

Buona lettura!


GIA' NUOVE NATE

 Quest'anno ho voluto essere in anticipo rispetto agli altri anni con la semina. Forte di quanto ha scritto Domenico Aicardi nel suo libro "Le Rose - moderne coltivate ed allevate da amatori, floricoltori, seminatori" Ed. Apeiron, e cioè: "La semina si inizia in ottobre: chi semina presto guadagna tempo" e "I semi, per raggiungere la maturità, impiegano da 12 a 18 settimane e ciò a seconda della varietà e dell'andamento stagionale. Si può ritenere che 14 settimane costituiscano la media"; ho iniziato a mettere i semi in frigor man mano che li raccoglievo. La settimana scorsa ho raccolto gli ultimi cinorrodi e così ho finito di mettere a vernalizzare.

Un incrocio ha già dato le prime piantine, che ora crescono in serra riscaldata.

Si tratta di ATLAS x MAESTRO.

ATLAS è un ibrido di tè di Delbard (1966), bianco con bordi rosa-fucsia, che col tempo tendono a diventare completamente fucsia. Senza profumo.

MAESTRO è una ibrido di tè variegata rosso-bianco di McGredy (1972). Anch'essa con poco o niente profumo. Ma è un incrocio che ho provato per via della colorazione.

Sono già spuntate quattro piantine.

Di seguito le immagini delle neonate e di madre e padre.


          

martedì 24 novembre 2020

RISULTATI DI UNA IBRIDAZIONE 2019-2020

 Chi mi conosce personalmente sa benissimo che non ho mai fatto studi di genetica, tantomeno di genetica delle rose; per creare rose nuove mi limito a sperimentare, usando il materiale a mia disposizione.

Vorrei presentarvi un incrocio fatto nella estate 2019 e nato nell'inverno 2020: si tratta di

F2 ALLIANCE x MALABARISTA

Ho ottenuto tre piantine, tutte rifiorenti, ma alquanto diverse tra loro. La prima è bianca con la corolla semplice. La seconda è bianca con corolla semidoppia; ma è la terza che mi ha lasciato molto, piacevolmente sorpresa, in quanto è di un rosa-fucsia che non mi aspettavo, con corolla semidoppia.

Le mie aspettative sono basate sull'aspetto dei genitori: madre bianca, padre variegato di rosa-fucsia e rampicante.

Qui sotto, prima le foto dei genitori, poi le tre "figlie".

GENITORI

     


FIGLIE

     




lunedì 23 novembre 2020

FACEBOOK E I GRUPPI SULLE ROSE

Su Facebook "fioriscono" i gruppi sulle rose. Sono tantissimi, anche limitandoci alla sola lingua italiana. In diversi gruppi mi sono iscritta e poi tolta, vuoi perchè erano troppo specialistici, o troppo poco specialistici, o troppo tranquilli... 

Ricordo un gruppo in particolare, dal quale mi sono disiscritta, perchè secondo me colei che lo gestiva, e che aveva messo l'opzione di controllare ogni post prima di pubblicarlo, non ci capiva niente. Secondo lei le rose antiche erano solo quelle create prima del 1867, la fatidica data della creazione della prima Ibrido di Tè, che ha sconvolto la storia delle rose moderne. 

Ebbene, la tipa nel suo gruppo voleva solo rose antiche, e  non mi ha pubblicato la"Ferdinand Pichard" che è sì del 1921, ma è un ibrido rifiorente.

Qui probabilmente si potrebbe aprire una discussione tra chi la pensa come la "tipa" e chi la pensa come me, ma a suffragare la mia opinione c'è il fatto che nei cataloghi ho sempre visto le ibridi riofiorenti classificate tra le rose antiche.

Comunque al momento mi trovo in questi due gruppi, che trovo molto piacevoli e a volte anche istruttivi: 

European Rose Hybridizers 

e

HelpMeFind roses.

Siccome sono entrambi gruppi internazionali, è meglio scrivere in inglese.




venerdì 13 novembre 2020

LA FECONDAZIONE ARTIFICIALE SECONDO DOMENICO AICARDI (4° parte)

(da "LE ROSE - moderne coltivate ed allevate da amatori, floricoltori, seminatori", di D. Aicardi, Ed. Apeiron)

"Raccolta del polline - Allo stesso modo si predispone la scelta della pianta padre. I fiori destinati a fungere da maschi non richiedono alcuna preparazione, essi sono semplicemente fornitori di polline.

Il polline può raccogliersi in uno o più giorni precedenti l'incrocio, oppure nella stessa mattinata. A tal fine si raccolgono i fiori prestabiliti occorrenti poco prima che stiano per schiudere e si portano in luogo riparato, onde radunare le antere. Quando queste non fossero ancora mature, i fiori vengono messi entro un vaso con acqua, portati in una stanza e collocati di fronte a una finestra visitata dal sole, in modo che possano beneficiare di luce e calore.

Per estrarre e raccogliere speditamente le antere si tolgano tutti i petali tirandoli con le dita; anche i sepali, quando danno noia, vengono eliminati. Quindi, servendosi delle forbici, si recidono i filamenti che uniscono le antere al gineceo e si lasciano cadere su un foglio di carta, e per ogni varietà si mettono entro una scatoletta, con il relativo nome e si portano in luogo secco ed arieggiato in piena luce, affinchè la maturazione del polline si compia nelle migliori condizioni.

Il polline può conservare efficacia per qualche tempo, ma è sempre preferibile adoperarlo fresco. A contatto dell'acqua si deteriora speditamente e anche l'aria umida lo altera facilmente. Per essere vitale deve mantenersi asciutto, polverulento, facilmente volatile. In certe varietà ibride o polibride, la media dei granuli di polline sterili è molto alta.

giovedì 12 novembre 2020

SCAMBIO DI SEMI!

 Una appassionata di rose della provincia di Lecce mi ha contattata tramite Messenger chiedendo uno scambio di semi di rose. 

Lei cercava semi di rosa rugosa, in particolare di Fimbriata e di Pink Grotendoorst. Purtroppo le ho dovuto rispondere che la rosa Fimbriata è sterile (l'ho sperimentato io stessa, poi ho letto sul sito del database Helpmefind.com che è triploide); quanto alla Pink Grotendoorst, ho spesso tagliato via i fiori secchi, così non ho rimasto nessun cinorrodo. Però mi sono accordata con la ragazza per mandarle altri semi, in pratica tutti quelli che ho trovato sulle piante.

Lei in cambio mi ha promesso dei polloni di rosa rugosa (penso varietà botanica, sia fucsia che bianca) e forse anche dei semi.

Trovo questo scambio alquanto interessante, apre le porte a nuove prospettive, nel senso che spero di poter condividere conoscenze e materiale anche con altre persone. In poche parole, finalmente questo Blog risulta avere anche un'utilità pratica.

Grazie amica di Lecce!

mercoledì 11 novembre 2020

LA FECONDAZIONE ARTIFICIALE SECONDO DOMENICO AICARDI (3° parte)

(da "LE ROSE - moderne coltivate ed allevate da amatori, floricoltori, seminatori", di D. Aicardi, Ed. Apeiron)

"Preparazione dei fiori destinati a funzionare da femmina - tutti i fiori di rosa essendo ermafroditi, possono essere destinati a funzionare da maschio o da femmina purchè siano fecondi e non stradoppi. La loro preparazione deve avvenire di buon mattino, qualche tempo prima che i raggi solari arrivino sulle piante. Vi assicuro che nulla vi farà rimpiangere la levata mattutina, specialmente se siete amanti dei fiori, perchè nulla vi è di più bello, di più piacevole, che trovarsi in un roseto in fiore prima che i raggi solari abbiano fatto evaporare gli umori della notte.


Vi sono fiori le cui antere schiudono quando sono ancora in boccio; ciò è insito nella varietà, e solo la pratica può fare individuare tali soggetti, che dovranno essere preparati in anticipo, magari il giorno precedente la schiusura del fiore.


La preparazione dei fiori destinati a funzionare da femmina consiste nella castrazione, cioè nell'asportazione di tutti gli stami. Nell'eseguire questa operazione bisogna essere accurati. Si comincia con l'asportare dalla corolla tutti i petali tirandoli con le dita o tagliandoli con le forbicine alla base, poi con le dita o con il coltellino si recidono i filamenti che reggono tutte le antere, badando che di queste non ne rimanga nemmeno una (io uso le forbicine anche in questo caso). Spesso gli stami sono sciolti e la castrazione riesce spedita e facile, ma a volte sono impigliati fra i pistilli od affondati entro il disco che copre il ricettacolo; in questo caso bisogna servirsi delle pinzette, avendo cura di non offendere i pistilli e soprattutto gli stigmi (io uso il lato non tagliente delle forbicine).

Tolte tutte le antere, la castrazione è compiuta e per il momento non rimane che insacchettare, o incappucciare, oppure coprire con un batuffolo di cotone il ricettacolo, in modo da mettere gli organi femminili o meglio gli stigmi al riparo di ogni interferenza di polline estraneo.

Nel caso il fiore destinato a funzionare da femmina fosse contemporaneamente adatto anche come maschio per altri incroci, al momento della castrazione, le antere, anzichè essere disperse, saranno raccolte con cura entro una scatoletta o un tubetto, sui quali si scriverà il nome della varietà fornitrice di polline.

L'impollinazione deve essere eseguita nella stessa giornata in cui è avvenuta la castrazione: nel giorno seguente gli stigmi potrebbero già essere in condizione di non ricevere".

lunedì 9 novembre 2020

LA FECONDAZIONE ARTIFICIALE SECONDO DOMENICO AICARDI (2° parte)

 (da "LE ROSE - moderne coltivate ed allevate da amatori, floricoltori, seminatori", di D. Aicardi, Ed. Apeiron)

"Prima conviene stabilire quale pianta debba funzionare da maschio o da femmina in base alle caratteristiche migliori per la funzione cui è chiamata. Si può allargare con facilità il campo delle ricerche ricorrendo a genitori diversi esistenti fra le varietà di una stessa specie e non di rado alle specie diverse, soprattutto quando tra esse esiste affinità.

L'operazione manuale dell'incrocio è un gioco da ragazzi, che si può ridurre alle parole castrare ed impollinare. La castrazione e l'impollinazione si possono eseguire in maniere diverse; però il risultato non risiede su queste due operazioni concomitanti, semplicissime.

Innanzitutto per fare gli incroci è indispensabile possedere un certo numero di piante destinate a funzionare da genitore. Quanto più queste sono numerose, tanto meglio è; in caso contrario, sopra tutto per il polline, bisogna ricorrere all'ausilio di varietà in giardini di amici o conoscenti.

Epoca in cui si possono eseguire gli incroci: in piena aria si inizia la fecondazione artificiale non appena vi sono fiori sufficienti, sempre quando la stagione sia favorevole e la temperatura si mantenga dai 20°C in su e si sospende verso la metà di luglio ed anche più tardi, secondo la latitudine, sapendo che i frutti impiegano da tre a quattro mesi per maturare ed i semi devono essere seminati al più tardi entro il dicembre.

In serra calda da gennaio in poi".

A questo punto l'autore fa seguire una lunga lista di materiale indispensabile per eseguire castrazione e impollinazione, alcuni di questi oggetti sono stati anche sostituiti da altri più moderni. Vi dico solo cosa utilizzo io:

- forbicine appuntite (tipo da pedicure)

- piccolo contenitore per raccogliere il polline (io uso una scatolina rotonda di plastica)

- pennarellino indelebile

- sacchettini di carta

- puntatrice

venerdì 6 novembre 2020

ALCUNE ROSE BOTANICHE

(da http://www.lippocastano.com/categoria-prodotto/catalogo/catalogo-rose-botaniche/ e http://www.lacritica.org/le-rose-botaniche/)

Non si può apprezzare completamente la ricchezza che ci offrono le rose senza conoscerne gli antenati, tutte quelle specie selvatiche (denominate anche "botaniche"), che dall’Europa all’Asia, dall’America al Medio Oriente, testimoniano un genere botanico presente nel nostro pianeta da oltre quattro milioni di anni.
Il gruppo comprende sia le forme cespugliose sia le rampicanti, tutte di altezze considerevoli. Non è raro vederle salire ben oltre una decina di metri.
In primavera, più o meno inoltrata, a secondo della varietà, si ricoprono di abbondantissimi fiori piccoli, semplici (di solito 5 petali), con colorazioni insolite e magnifiche che liberano, tutto intorno nell’aria, aromi squisiti.
Il fogliame, a volte persistente, in inverno muta dal verde al rosso porpora.
I frutti autunnali hanno forme fantasiose e costituiscono un ulteriore elemento decorativo.
Sono piante dotate di grande autonomia, amano crescere libere di scegliere come e dove andare, non richiedono troppe cure e neppure troppe potature.

Nel nostro paese ci sono una trentina di specie. Eccone alcune.

Rosa canina è una pianta largamente diffusa nei nostri boschi, alta da uno a tre metri, con un portamento allargato, globoso. I fusti assumono una forma arcuata e danno alla pianta un aspetto piuttosto disordinato. Le foglie sono composte, imparipennate, formate da cinque-sette foglioline ovate e seghettate, di colore verde chiaro, leggermente glaucescente. I fiori sono formati da cinque petali rosa chiaro che tende a scurirsi leggermente sui bordi. Fiorisce a maggio. I cinorrodi (foto in alto a destra)sono allungati, rossi e sono utilizzati per la preparazione di tisane e marmellate. Il nome di Rosa canina le fu attribuito da Plinio il vecchio, il quale raccontava di un soldato guarito dalla rabbia canina grazie a un infuso di radici di questa pianta.
Questa rosa è una delle principali antenate delle varietà coltivate ed è una delle più utilizzate come portainnesto per le cultivar da giardino.

Rosa glauca ha portamento e dimensioni simili a quelle di Rosa canina. Si distingue per le foglie dal colore cangiante che va da tinte glaucescenti a tinte tendenti all’amaranto, tinta, quest’ultima, che assumono soprattutto le foglie e i germogli giovani. I fiori spuntano in aprile-maggio, sono di dimensioni ridotte (dai tre ai cinque centimetri di diametro), di colore bianco al centro e fucsia all’esterno. I cinorrodi sono di color rosso da acerbi e carminio a maturazione. È una specie abbastanza rara, presente nelle regioni del nord Italia e in Toscana, Emilia-Romagna, Toscana, Marche, Molise e Abruzzo.

Rosa pendulina (anche Rosa alpina) è una pianta con fusti esili, penduli, rossastri e quasi privi di spine. Raggiunge un’altezza tra trenta centimetri e due metri e ha spesso portamento prostrato o strisciante. I fiori vanno dal rosa al rosso, con un centro ricco di stami pollinici gialli. I cinorrodi sono rossi, lisci e hanno forma a bottiglia. Le foglie sono formate da sette-undici foglioline di colore chiaro e dal margine seghettato. Io questa varietà ce l'ho, la trovate al link http://valentinaelesuerose.blogspot.com/p/rosa-n-63.html.

Rosa sempervirens raggiunge un’altezza di uno-tre metri. Ha foglie composte solitamente da cinque foglioline. A differenza delle altre specie fin qui descritte, Rosa sempervirens è sempreverde, come dice il nome stesso. I fiori sono bianchi e i cinorrodi sono rossi, di piccole dimensioni e tondeggianti.

Rosa rubiginosa è un arbusto selvatico che cresce in maniera spontanea e selvatica in ambienti umidi e freddi. Ha uno stelo spinoso, i suoi fiori bianchi e rosa possono avere dei pigmenti gialli. Fiorisce tra i mesi di aprile e giugno generando un frutto di colore rosso, particolarmente ricco di semi. I semi sono la fonte primaria per l'estrazione del olio, prezioso in termini di cosmesi e cura del corpo.

LA FECONDAZIONE ARTIFICIALE SECONDO DOMENICO AICARDI (1° parte)

(da "LE ROSE - moderne coltivate ed allevate da amatori, floricoltori, seminatori", di D. Aicardi, Ed. Apeiron)

"Il primo esperimento documentato di fecondazione incrociata manuale è quello eseguito nel 1717 dall'orticoltore inglese Thomas Fairchild (vedi immagini), che a Hoxton, vicino Londra, nel suo stabilimento otricolo, aveva eseguito un incrocio fra garofani, ottenendo un ibrido chiamato "mule pink" - garofano mulo - perchè sterile.

Ancora al tempo dell'Imperatrice Giuseppina (1810), alla quale si deve nuovo impulso per aumentare il numero delle varietà di rose, la fecondazione artificiale era fatta molto empiricamente. Si formavano delle aiuole con varietà promiscue, scelte fra quelle migliori che ai seminatori veniva fatto di procurare e si allevavano in gruppo, in modo che al momento della fioritura le infiorescenze si trovassero presso a poco alla stessa altezza: quindi, durante le ore più soleggiate del giorno, con una piccola canna o un bastoncino, si battevano colpetti contro le infiorescenze in modo da provocare la caduta e la dispersione del polline che, portato dalla brezza, cadeva sui pistilli, provocando impollinazioni accidentali.

Altri si contentavano di raccogliere e radunare rose di varietà belle e diverse, ne combinavano un mazzo e dopo averlo spruzzato d'acqua con miele, lo collocavano nel mezzo di un'aiuola di rose fiorite lasciando alle api il compito di trasportare il polline da un fiore all'altro.

Ma questo empirismo non poteva protrarsi a lungo; ormai l'arcano era svelato: era questione di trovare i procedimenti idonei e la nuova via si sarebbe aperta per quanti si affannavano alla ricerca di nuove varietà.

La fecondazione incrociata artificiale, come svolgimento, non differisce da quella naturale. Le differenze sussistono invece nei dettagli, nei preparativi indispensabili e necessari all'incontro dei due sessi. L'uomo in questo caso si sostituisce agli insetti, trasporta il polline da un fiore all'altro, con la differenza che, mentre gli insetti lavorano per istinto, egli lavora per uno scopo, mentre essi visitano i fiori con delicatezza, rispettando tutti gli organi della riproduzione, l'uomo è costretto a provocare perdite per rendere più facile il suo compito e più sicuro il risultato.

Con la fecondazione incrociata artificiale della rosa, gli incroci vengono effettuati su fiori ermafroditi, previa castrazione degli organi maschili. E' in questa operazione che risiede tutta l'importanza della fecondazione incrociata artificiale".