Le rose nei giardini sono come i guardaroba nelle case, subiscono le mode.
In questi anni sono “in” le rose antiche almeno quanto lo è il vintage nell’abbigliamento.
A dare il via a questa inversione di stile è stato l’ibridatore inglese David Austin, quando ebbe la felice idea, che poi è stata la sua fortuna, di creare rose che avessero la robustezza delle moderne ma in stile antico, per portamento, forma del fiore e profumo.
Ebbe un tale successo che i maggiori ibridatori si sono subito dati un gran da fare per creare proprie linee con le stesse caratteristiche, e abbiamo assistito ad una divertente ricerca di nomi che evocassero tale suggestione.
Meilland: Le romantiche
Guillot: Generose
Tantau: Nostalgiche
Dopo decenni di HT con fiori grandi pieni e portamento rigido ed eretto (quelle rose che io, disprezzandole un po', chiamo "rachitiche"), si è iniziato ad apprezzare fiori più piccoli e cespugli più arrotondati.
A questo punto vediamo quali sono i pro e contro tra antiche e moderne.

Ma le patologie fungine “possono costituire un problema” per molte di loro e, potarle bene è un prenderci... si impara con il tempo e sbagliando, che in questo caso le regole generali lo sono troppo per adattarle a tanta diversità.
Le rose più nuove (quelle cui ha dato il via David Austin) vengono definite "modern shrub", che si può tradurre come "rose a cespuglio moderne". Questa definizione è piuttosto vaga, infatti ricopre un'ampia gamma di rose a cespuglio di origine diversa, molte delle quali non sono nemmeno troppo distanti dalle rose botaniche.



Sono tutte molto robuste e fioriscono liberamente e continuamente dalla primavera all'autunno inoltrato. Sono affidabili, le impianti e loro lavorano e producono, superati i primi anni di assestamento diventano macchine di produzione vegetativa. Come riconoscerle? hanno tutte (o quasi) foglie verde brillante e lucide... perfette! sono una soddisfazione in giardino e creano pochi problemi.
A questo punto... a voi la scelta. Io mi sono orientata ad averne almeno un cespuglio di ognuna.
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