venerdì 14 febbraio 2025

CAMBIARE VASO AD UNA ROSA

Può essere necessario ripiantare una rosa in vaso dopo un paio d'anni perché il terriccio nel vaso si è praticamente esaurito. Come si fa a capirlo? Il livello del terreno è diminuito e quando spingi nel terreno con le dita senti che è duro e pieno di radici. Questo significa che la tua rosa ha usato tutto lo spazio nel vaso e che il terreno è stato prosciugato dai nutrienti. Quindi cosa fare?

Facciamo questa operazione quando la rosa è dormiente, quindi diciamo qui in Italia a partire dal tardo autunno, fino a metà febbraio circa.

La prima cosa da fare è potare tutti i rami fino a 25 o 30 cm. Dopodichè occorre afferrare i due rami più grandi e tirare tenendo giù il vaso. Chiedete a qualcuno di darvi una mano, e mi raccomando, usate i guanti! Quando tirerete, vedrete che la rosa esce interamente con la sua radice, e capirete perchè è ora di cambiarle vaso. È diventata una grande palla di radici con pochissima terra. 

Bisogna rompere delicatamente la palla con le mani così da allentare tutte le radici. Non spaventatevi se radici più piccole si rompono. Alla fine avremo tutte le radici sciolte, e alcune saranno più lunghe, alcune più corte. Con le cesoie  potate le radici alla stessa lunghezza. Guardate la lunghezza dei  rami: le radici dovranno essere della stessa lunghezza o poco meno. Ci deve essere equilibrio tra radici e rami.

Ora bagnate le radici con acqua e rivestitele con spore di Mycorhizza (ne ho parlato in questo post https://valentinaelesuerose.blogspot.com/search?q=micorrize). Se non utilizzate micorriza saltate questo passaggio.













Ora occorre prendere un vaso più grande, riempirlo per 1/3 con un nuovo compost fresco senza torba. Mi raccomando: non usate un terreno vecchio! Una volta messo il terriccio, prendete la rosa e posizionatela in mezzo al vaso, stendendo le radici uniformemente in tutte le direzioni. Poi tenete ferma la pianta con una mano e riempite il resto del vaso con l'altra mano. 












Quando il vaso è pieno, tirate un po' su la rosa per assicurarsi che non ci siano sacche d'aria. L'innesto va lasciato pari al livello del terreno o poco più su (anche qui dipende dalla zona climatica: se si abita in una zona in cui l'inverno fa molto freddo, il punto d'innesto dovrebbe essere lievemente interrato, ma nella gran parte d'Italia ciò non succede).

Ora pacciamate il terreno superiore con compost di foglie o letame bovino essiccato o qualsiasi materiale organico abbiate. E alla fine è importante: dare un bell'ammollo alla rosa con tanta acqua. Et voilà, la vostra rosa è pronta per altri tre o quattro anni.

(Consigli dell'esperto di rose Dirk Milis).

lunedì 3 febbraio 2025

UNA STORIA DI... SPORT

Trovo estremamente affascinante la capacità delle rose di mutare. Intendo i cosiddetti "sport": si tratta di mutazioni genetiche che avvengono in modo del tutto casuale e che possono produrre nuove varietà anche migliori rispetto all’originale. 

(vedi approfondimento nel mio blog https://valentinaelesuerose.blogspot.com/search?q=sport)

Esistono varietà di rose che mutano più facilmente di altre. Una di queste è sicuramente la rosa Iceberg, una floribunda di Kordes del 1958. Per chi fosse interessato alle sue origini, i suoi genitori sono

Robin Hood (hybrid musk, Pemberton, 1927) X Virgo (HT, Mallerin 1947).

La rosa Iceberg è una delle varietà di rosa più amate e apprezzate per la sua fioritura abbondante, resistente e dai colori puri e luminosi. Conosciuta per i suoi fiori bianchi candidi, è una rosa ideale per creare aiuole fiorite, bordure o anche per la coltivazione in vaso su terrazzi e balconi. Si trova facilmente nei vivai.











Nel 1991, in Australia, in una piantagione controllata della varietà  'Iceberg',  Lilia Margareth Weatherly scoprì una mutazione, che chiamò "Pink Iceberg" o "Pink Brilliant Iceberg". Si tratta ancora di una Floribunda che però era virata al rosa: le delicate sfumature di rosa dei petali producono quello che è stato descritto come un aspetto "dipinto a mano".














Ma la storia continua.

La tendenza a mutare di Iceberg viene ereditata da "Pink Iceberg": nel 1995, nella medesima piantagione, la signora Lilia Margareth Weatherly scopre una mutazione di Pink Iceberg che chiamerà "Brilliant Pink Iceberg". In questa pianta la tonalità rosa dei fiori si accentua.










E giungiamo ad una quarta mutazione,  da "Brillilant Pink Iceberg" 

La mutazione viene scoperta sempre in Australia ma da un altro vivaista, Edgar Norman Swane, nel 1998. La nuova varietà è un po' più bassa delle precedenti, ha fiori viola scuro con rovescio più chiaro, stami e antere rosso bordeaux scuro. E purtroppo non ha profumo, ma è comunque molto bella. Il suo nome è "Burgundy Iceberg" o "Burgundy Ice" e probabilmente è la più conosciuta tra le varie mutazioni.

Si trova facilmente nei vivai specializzati.