Il nome "Sophie's Perpetual" probabilmente è il nome che fu dato a una rosa più antica, la cui identità era andata perduta.
Si pensa che questa rosa risalga a prima del 1928.
Il nome fu dato dal grande (ma semisconosciuto) coltivatore di rose Humphrey Brooke negli anni '60 in onore della nonna di sua moglie Sophie Petronova Šuvalov Benckendorff. Chi era Sophie?
Era la moglie del Conte Alexander von Benckendorff, l'ultimo ambasciatore imperiale russo in Gran Bretagna, che rimase in Gran Bretagna dal 1903 fino alla sua morte nel 1917. È stato uno dei primi morti per la grande epidemia di influenza Spagnola. Sophie creò, in particolare, un fondo per i prigionieri di guerra russi (I Guerra Mondiale), avendo sentito parlare delle condizioni spaventose in cui erano tenuti.
Dopo la morte di suo marito, Sophie si trasferì nel piccolo villaggio di Claydon nel Suffolk, vivendo in un casale tradizionale, "Lime Kiln". Prende il nome dai forni vicini dove il gesso locale veniva bruciato ad alte temperature, diventando calce per la produzione di malta e concime.
Questo casale, pur essendo molto bello, dovette rappresentare un grande cambiamento dal palazzo russo dove era nata e vissuta da bambina. Sophie era un'appassionata giardiniera che creò un giardino formale intorno alla casa, dove ha piantò la rosa ora conosciuta come "Sophie's Perpetual". Sophie morì nel 1928, quindi la sua rosa era chiaramente in coltivazione prima di quella data.
"Sophie's Perpetual" è una rosa molto attraente che merita di essere conosciuta e apprezzata di più presso il grande pubblico.
Produce mazzi di boccioli rosa scuro che si aprono in deliziose fioriture semi doppie. I petali esterni rosa più scuri circondano i petali più chiari che a loro volta vezzeggiano la corona dorata centrale. Questa rosa fiorisce continuamente, da qui il suo nome "perpetual". Il profumo è forte e delizioso.
Il suo fogliame è sano lucido, manca di spine, un tratto distintivo della sua origine cinese. Crea un grande arbusto con un'altezza fino a 2,5 m.
Si crede ora che "Sophie's Perpetual" sia la rosa "Dresda China".
Humphry Brooke nel 1974 scrisse così nel "The Rose Bulletin" della Royal National Rose Society:
"Nel 1924 Sophie, la Contessa Benckendorff, la nonna di mia moglie e la creatrice del nostro giardino a Lime Kiln, Claydon, nel Suffolk, piantò sei esemplari di una rosa prodotte dal vivaio "Paul" con il nome Dresden China. Quattro esemplari ancora sopravvivono in pieno vigore, tre sono saliti a 20 piedi contro la casa. Queste rose sono di solito in fiore prima o poco prima del 1 maggio e continuano fino alle gelate".
Questo il link alla mia pagina dedicata a "Sophie's Perpetual": http://valentinaelesuerose.blogspot.com/p/rosa-n-10.html.
mercoledì 11 settembre 2019
martedì 10 settembre 2019
LA ROSA DEL GIORNO: HANABI
Ho deciso che da oggi, quando avrò tempo pubblicherò un post relativo ad una singola rosa (possibilmente tra quelle che coltivo), con un po' di approfondimento sulle sue caratteristiche.
La rosa di cui ho scelto di parlare oggi è "HANABI".
Come la maggior parte delle rose, anche Hanabi è stata battezzata con diversi nomi, probabilmente per meglio soddisfare i diversi mercati mondiali a cui è destinata.
Hanabi infatti, in giapponese, significa "fuochi d'artificio", ed è il nome con cui è conosciuta anche qui in Italia.
Negli Stati Uniti invece si chiama "Fourth of July", cioè "4 luglio", il giorno dell'indipendenza degli USA.
Si chiama anche "Crazy for you", "pazzo per te", il nome con cui è conosciuta nel resto d'Europa.
Questa rosa è stata creata nel 1999 dal prolifico ibridatore statunitense Tom Carruth, uno dei miei ibridatori preferiti.
La "madre" di Hanabi è "Roller Coaster" (sempre di Tom Carruth), una rosa miniatura rampicante, che nei fiori assomiglia molto alla figlia (foto a destra).
Il padre (cioè la rosa che ha fornito il polline) è "Altissimo", rampicante di Delbard del 1966 (foto a sinistra).
Hanabi è una piccola rampicante molto attraente. Fiorisce per tutta l'estate, creando dei grappoli di fiori dalla corolla semidoppia, mai uno uguale all'altro, non molto grandi. Il centro (stami e pistilli) è giallo, i petali attorno sono rosso puro variegato di bianco che può anche sfumare al rosa, dando origine e combinazioni brillanti e vivaci, ma mai stridenti.
Il profumo è forte, fruttato.
I rami sono piuttosto rigidi, può raggiungere i tre metri di altezza e i due di larghezza.
Non avendo molto posto, io purtroppo la poto abbastanza i febbraio, così che non cresca troppo.
E' molto resistente alle malattie fungine, una qualità da non sottovalutare.
La pagina dedicata alla mia Hanabi è al seguente link: http://valentinaelesuerose.blogspot.com/p/rosa-n-53.html.
La rosa di cui ho scelto di parlare oggi è "HANABI".
Come la maggior parte delle rose, anche Hanabi è stata battezzata con diversi nomi, probabilmente per meglio soddisfare i diversi mercati mondiali a cui è destinata.
Hanabi infatti, in giapponese, significa "fuochi d'artificio", ed è il nome con cui è conosciuta anche qui in Italia.
Negli Stati Uniti invece si chiama "Fourth of July", cioè "4 luglio", il giorno dell'indipendenza degli USA.
Si chiama anche "Crazy for you", "pazzo per te", il nome con cui è conosciuta nel resto d'Europa.
Questa rosa è stata creata nel 1999 dal prolifico ibridatore statunitense Tom Carruth, uno dei miei ibridatori preferiti.
La "madre" di Hanabi è "Roller Coaster" (sempre di Tom Carruth), una rosa miniatura rampicante, che nei fiori assomiglia molto alla figlia (foto a destra).
Il padre (cioè la rosa che ha fornito il polline) è "Altissimo", rampicante di Delbard del 1966 (foto a sinistra).
Hanabi è una piccola rampicante molto attraente. Fiorisce per tutta l'estate, creando dei grappoli di fiori dalla corolla semidoppia, mai uno uguale all'altro, non molto grandi. Il centro (stami e pistilli) è giallo, i petali attorno sono rosso puro variegato di bianco che può anche sfumare al rosa, dando origine e combinazioni brillanti e vivaci, ma mai stridenti.
Il profumo è forte, fruttato.
I rami sono piuttosto rigidi, può raggiungere i tre metri di altezza e i due di larghezza.
Non avendo molto posto, io purtroppo la poto abbastanza i febbraio, così che non cresca troppo.
E' molto resistente alle malattie fungine, una qualità da non sottovalutare.
La pagina dedicata alla mia Hanabi è al seguente link: http://valentinaelesuerose.blogspot.com/p/rosa-n-53.html.
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