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lunedì 15 dicembre 2025

COMMENTO SU "LA DIFFICOLTA' PER GLI IBRIDATORI AMATORIALI"

Mi scrive una carissima amica che ha letto il post precedente dal titolo "LA DIFFICOLTA' PER GLI IBRIDATORI AMATORIALI". Con il suo consenso, pubblico la sua lettera.

Ho letto con interesse il tuo ultimo post relativo alle problematiche degli ibridatori amatoriali.

È un problema che mi ero già posto, anche se nel mio caso sono perfettamente consapevole che al momento non ho nessuna creazione di livello di mercato.

Gli amatori hanno dalla loro la passione, spesso intuito e soprattutto esplorano vie non battute, potenzialmente sono capaci di creare vere novità, inusuali.

Di contro i mezzi sono limitati e le barriere all'entrata sul mercato potenzialmente invalicabili.

Personalmente penso che l'unica via veramente percorribile sarebbe unire le forze creando una associazione no profit.

Una associazione di questo tipo da visibilità, permette di condividere i contatti ma soprattutto dà notevoli agevolazioni per partecipare a fiere specializzate nonché accesso a fondi regionali ed europei..

Apre anche la strada a collaborazioni con Università, i dipartimenti di agraria spesso testano e verificano nuove varietà vegetali nei loro campi prova, per mezzo di tesi di laurea.

Operazione che richiede dedizione e soprattutto scelta oculata dei membri, evitando come la peste le primedonne e quelli che mancano di consapevolezza dei propri limiti...

Come appassionata sto dietro al mercato che vedo essere di 2 tipi:

Uno di gran lunga maggioritario rivolto a tutti dove imperano le vecchie glorie e le novità passeggere del momento dei maggiori ibridatori, un altro per soli amatori, che però esistono, dove si possono trovare varietà di nicchia.

Ed è il secondo a cui puntare.

PS da qualche anno non vedo sul mercato niente di veramente nuovo....

Che ne pensi?

Un abbraccio 

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Nelle foto: la mia Emma's Whims classificatasi seconda al concorso Premio Rosa d’Oro Principessa Maria Letizia di Savoia lo scorso maggio 2025.





LA DIFFICOLTA' PER GLI IBRIDATORI AMATORIALI

Se è brutto è brutto, e alcune cose nel settore delle rose sono proprio brutte...  

Ci sono migliaia e migliaia di amanti delle rose e alcuni diventano ibridatori amatoriali e iniziano a creare le proprie varietà. La maggior parte di queste rose sono, nella migliore delle ipotesi, mediocri e sarebbe sbagliato immetterle sul mercato, ma esistono anche varietà eccezionali. Con varietà eccezionali intendo speciali, qualcosa di nuovo, qualcosa che l'amante delle rose vorrebbe certamente provare e mettere nel suo giardino. Tali rose, dotate di queste qualità, dovrebbero essere accessibili al pubblico. Se è buono è buon, no? 

Invece... no... Molti coltivatori amatoriali di rose rimangono profondamente delusi e scoraggiati quando si scontrano con un muro se cercano di promuovere le loro creazioni. Pochissimi vivai vogliono inserirli nel loro catalogo o propagarli. Sì, possono esserci difficoltà nell'esportazione o nell'importazione di materiale vegetale, quando parliamo dei diversi continenti; ma le rose delle affermate aziende produttrici di rose vengono distribuite dall'Europa all'America, all'Australia e alla Nuova Zelanda e viceversa. Sì, ci vogliono alcuni anni prima che le rose americane raggiungano l'Europa o le rose europee l'America, ma è così. E molte di queste nuove varietà sono mediocri, sempre le stesse. Allevatori amatoriali come Barden, Millington, Viru e Girija Viraraghavan hanno creato rose incredibilmente buone e belle, ma non possono essere acquistate o sono molto, molto limitate.

Prendiamo l'esempio di Oshun (foto sotto) di Paul Barden, un ibridatore di rose dilettante americano. 















Oshun è il frutto dell'incrocio Abraham Darby x  Abraham Darby. Il risultato è mozzafiato e molto sano. Sappiamo tutti che Abraham Darby è una rosa molto difficile e si ammala rapidamente, ma la gente si innamora comunque dei suoi fiori albicocca giganti e profumati. La gente vorrebbe conoscere una rosa con le stesse caratteristiche ma molto più facile da coltivare. Si venderebbe sicuramente.

Nel 2011 Paul Barden smise di creare rose, perché era molto scoraggiato e deluso. Ora le sue creazioni sono così raramente disponibili in così pochi vivai che è necessario mettersi in lista d'attesa per anni per ottenere la varietà che si desidera e la lista d'attesa è lunga, molto lunga.

Ciò chiaramente non è nel migliore interesse degli amanti delle rose e scoraggia le persone a iniziare a ibridare. 

E ora parliamo della situazione nel nostro paese.

In Italia Marc Alberici, classe 1967, ibrida rose da più di 20 anni. Le sue creazioni sono state premiate in diversi concorsi per nuove rose sia nazionali che internazionali. “Souvenir de Gilles Villeneuve”, ad esempio, rosa Polyantha Floribunda creata nel 2010, ha vinto nel 2012 il Premio La Rosa del Pubblico al Concorso Internazionale di Monza; “Angel Eyes” ha vinto il primo premio al concorso di Madrid per la categoria Ibridi di Tè; “Vertigo” ha vinto nel 2024 il primo Premio per il profumo e Premio Pere Dot dell’Ass. Spagnola della Rosa nel concorso di Madrid. Al momento nessuna di queste rose è disponibile per l’acquisto. Fortunatamente io le ho e le potete vedere a queste pagine:











Souvenir de Gilles Villeneuve, profumatissima, con profumo speziato e molto sana













Angel Eyes, molto sana e profumata; ha la particolarità di avere i petali più scuri all'esterno che all'interno













Vertigo, fiore con tantissimi petali, profumatissima e sana.

Sto proponendo Souvenir de Gilles Villeneuve al Vivaio “Rose Glorio”, alla signora Annalisa che in molti di voi devono conoscere. Se desiderate acquistarla da lei, scrivetele e chiedetele di inserirla nel suo catalogo!

Le cose devono cambiare nel settore delle rose da giardino. Il pubblico se lo merita e gli ibridatori amatoriali di rose devono ricevere l'attenzione che meritano quando il loro prodotto è di altissimo livello. Il nuovo talento viene scartato come uno straccio sporco. Ciò indebolisce enormemente l'hobby delle rose.