lunedì 15 marzo 2021

3 ERRORI DA EVITARE CON LE ROSE

Uno degli errori più gravi che possiamo commettere e che pregiudicano la vita delle nostre rose, è quello di far ristagnare l'acqua vicino alle radici. Se l'acqua rimane per lungo tempo vicino al colletto, ben presto le radici marciranno e la pianta morirà.

Per evitare questo problema, occorre realizzare un "monte", cioè un dosso quando mettiamo a dimora la rosa, in modo che il centro della pianta sia più alto del terreno circostante. Quando annaffieremo, l'acqua non si fermerà vicino al gambo della rosa, ma sgronderà verso l'esterno. La stessa cosa avverrà in caso di pioggia.

Un altro errore grave che possiamo commettere è eseguire delle potature sbagliate. La potatura va eseguita sempre con forbici ben affilate e disinfettate con alcol etilico. Dovremo potare la nostra rosa fuori dai rigori invernali ma prima della ripresa vegetativa (non ci devono essere germogli). Per le modalità di potatura potete consultare i miei precedenti post sull'argomento.

Il terzo grosso errore da non commettere, è quello di non curare le nostre rose sia dalle patologie fungine sia contro gli insetti.

Le patologie principali che colpiscono le rose e le fanno morire se non curate sono:

- la peronospera

- la ticchiolatura

- la ruggine (nella foto) 

- l'oidio.

Contro queste patologie la miglior lotta è la prevenzione. Nel periodo invernale occorre trattare la rosa con prodotti a base di rame. In pieno inverno, quando le foglie sono tutte cadute si raccolgono e si eliminano (perchè potrebbero contenere le spore). Poi si fa il trattamento con ossicloruro di rame o poltiglia bordolese.

Un secondo trattamento si fa subito fuori dai rigori invernali e prima della ripresa vegetativa. Un terzo trattamento si può fare in piena fase vegetativa, se notiamo che la malattia sta colpendo le foglie.

Quanto agli insetti che attaccano la rosa, i più devastanti sono i pidocchi (afidi) e i bruchi (nella foto). 

Un buon "allontanatore" naturale per gli afidi è un insetticida fatto con aglio e peperoncino. In caso di attacchi più massicci si può usare il sapone molle potassico. 

Nel caso di bruchi, che in poche ore possono mangiare grandi quantità di foglie, ecco la ricetta per un insetticida repellente naturale. Occorrono:

- 1 litro di acqua

- 100 grani di pepe nero (corrispondente a 4,5 grammi di pepe macinato).

Portare l'acqua ad ebollizione, spegnere il fuoco ed aggiungere il pepe nero in polvere. Coprire il contenitore e lasciare a macerare per 4 ore. In seguito filtrare con un colino a trama fitta e il liquido è pronto. Spruzzare la soluzione alla mattina presto e alla sera tardi, facendo attenzione anche alla parte di sotto della foglia. 

Questa soluzione con il pepe nero va fatta al momento, perchè dopo 24 ore l'effetto irritante lentamente svanisce.

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