mercoledì 17 febbraio 2021

RIFLESSIONI SULLA POTATURA DELLE ROSE. POTATURA DELLE ROSE ANTICHE E ALTRI TIPI DI ROSE

Ho già affrontato il tema della potatura nei due post precedenti, ma trovo che ripetere i concetti non sia deleterio, anzi.

In effetti la potatura è un argomento ostico, difficile, che anima discussioni interminabili tra gli addetti e gli appassionati. I testi in circolazione sul tema della potatura spesso si contraddicono, oppure semplicemente ci insegnano a come fare il taglio o quando è il periodo migliore per farlo.

Forse è meglio chiedersi perché potare. Quali sono gli obiettivi della potatura?

Ciò che ci guida nella potatura è migliorare la fioritura: è evidente che noi coltiviamo le rose principalmente per avere dei bei fiori in grande quantità prodotti da piante sane. E' lo stesso obiettivo che hanno le rose: fare il maggior numero possibile di fiori e cercare di rimanere sane per potersi perpetuare.

Forse qualcuno si pone come obiettivo avere pochi fiori ma grandi, da concorso. Questi signori conosceranno certamente le tecniche adatte.

Per tutti coloro che invece vorranno avere molti fiori su una pianta ben formata e sana allora alcune riflessioni saranno importanti.

Gli osservatori più attenti si saranno accorti che le piante si auto potano, cioè fanno seccare i rami che non servono più: rami lesionati, malati, in ombra. In altre parole, uno degli scopi della potatura è lo stesso di quello che la pianta si prefigge: eliminare i rami che non sono più in grado di fiorire.

Quindi il buon osservatore capirà quali rami sono a breve destinati a morire e quindi aiuterà la pianta, collaborerà con la pianta.

A volte la pianta esagera, produce tanti rami, che si sfregano, si urtano con il vento, si feriscono, circola poca aria, aprendo così la porta ai patogeni e alle malattie.

Allora il nostro osservatore interverrà pulendo, aprendo il centro della pianta, togliendo i rami troppo sottili per produrre fiori, eliminerà i rami che sfregano tra loro e accorcerà i rami troppo lunghi che con il vento potrebbero rompersi, interverrà anche sui rami che non hanno avuto il tempo di lignificare prima dell'inverno ed eliminerà tutto il legno secco.

Ed ora vediamo come potare le specie di rose che non ho ancora trattato.

Le rose bourbon e le ibride perpetue si potano ogni inverno. La potatura può essere evitata in caso di coltivazione su grandi spazi. I rami principali vanno accorciati di un terzo, mentre quelli secondari, di due terzi. 

Le rose rugose si potano pochissimo, per mantenerne inalterata la forma. Solo la potatura del primo anno può essere più drastica. 

La rosa Alba, la rosa Centifolia, la Gallica e la rosa Damascena, varietà antiche a fioritura unica, vanno potate al termine della fioritura, cioè a luglio. Queste rose infatti fioriscono sui rami dell’anno precedente. Qualche intervento è consentito anche durante l’inverno, ma solo per eliminare i rami troppo vecchi. 

Le rose Portland rifiorenti si potano durante la stagione di riposo vegetativo e si spuntano lievemente in estate. 

Le rose botaniche, coltivate per la produzione di bacche decorative: si interviene con una rimonda dal secco e una riduzione dei rami più lunghi e disordinati, al fine di ridare un aspetto armonioso alla pianta. Queste operazioni si eseguono a fine inverno.

lunedì 15 febbraio 2021

POTATURA DELLE ROSE RAMPICANTI

Le rose rampicanti si distinguono tra le rampicanti propriamente dette (o climber) e le sarmentose (o rambler). 

Le Climber sono piante con rami piuttosto eretti e robusti che portano un numero tutto sommato esiguo di foglie e con fiori grandi, quasi sempre mutazioni di ibridi di Tè o Floribunda. Hanno una caratteristica importante che è la rifiorenza, l’aspetto più apprezzato e ricercato in questo tipo di rose, oltre naturalmente alla grande disponibilità di colorazioni e forme.

Le Rambler invece hanno fiori più piccoli ma numerosi, spesso riuniti in mazzetti, non rifiorenti; questa è una caratteristica che i giardinieri italiani apprezzano poco, mentre in Francia e nei paesi anglosassoni sanno bene quali show possano eseguire le Rambler, anche se solamente una volta all’anno. Oltre a ciò si tratta di piante sempre molto vigorose, capaci di poter avvolgere velocemente anche strutture grandi come abitazioni o tettoie, con rami sottili e flessuosi.

Le regole di potatura sono le stesse. La potatura serve a tenere sotto controllo la loro struttura. Incoraggiare la crescita orizzontale provoca una fioritura abbondante per entrambe.


ROSE CLIMBER

- Potate le climber mentre sono a riposo, ossia da dicembre a febbraio, quando la mancanza delle foglie ormai cadute vi permetterà una chiara visione di steli e struttura. Accorciate ogni getto laterale tanto lungo da poter essere danneggiato dal vento impetuoso in autunno.

- Il primo passo è eliminare ogni ramo morto, malato o danneggiato.

- Quindi accorciate ogni getto laterale già fiorito, tagliandolo fino a trovare una gemma vigorosa.

- Legate i nuovi getti a dei supporti in modo da formare un telaio. La forma a ventaglio è ideale per un muro.

- Se ce ne sono troppi, rimuovete anche qualche vecchio ramo.


ROSE RAMBLER

- Potate le rose rambler a fine fioritura a meno che non desideriate avere i cinorrodi che, in alcune specie ma non in tutte, sono eclatanti. Potete potarle in inverno come le climber, ma le rambler vigorose possono essere sovrastimolate da una tarda potatura, producendo troppe foglie a scapito dei fiori.

- Una volta che la rambler ha riempito lo spazio a lei riservato, per evitare il sovraffollamento e incoraggiare la crescita dei nuovi rametti, eliminate un terzo degli steli principali alla loro base ogni anno, a cominciare da quelli più vecchi.

- Indi, accorciate tutti i getti laterali dei due terzi e riducete i getti più esterni lasciando solo pochi germogli; così facendo si avrà una maggiore ramificazione.

- Fissate i getti principali rimanenti; offriranno lo spettacolo del prossimo anno!

- Ringiovanite le vecchie rambler rimuovendo alla base con una sega da potatura tutto il legno fiorito. Fate tagli angolati, in modo da drenare la pioggia e così evitare il marciume.