giovedì 21 novembre 2024

VIDEO SUI SEMI DI ROSA - SECONDA PARTE

Il primo video sugli acheni - su come estrarli dai cinorrodi, la preparazione e i tempi della vernalizzazione - è piaciuto molto, ha ricevuto critiche positive. Tanto che ci ho preso gusto e ho preparato la seconda parte.

Buona visione!

https://youtu.be/-Rf1-m1D7JM?feature=shared





domenica 17 novembre 2024

VIDEO SUI SEMI DI ROSA

 Ecco il mio primissimo esperimento di video tutto fai-da-te, compreso l'editing e la pubblicazione su Youtube.

Come mi era stato chiesto in un gruppo Facebook, ho creato un video sulla estrazione degli acheni, cioè dei semi di rosa dai cinorrodi, e sulla loro preparazione perchè diano poi origine a delle piante di rosa "nate da seme".

Ecco il link del video su Youtube:

https://www.youtube.com/watch?v=l6T4t5jEo5Q

e alcune immagini tratte dal video:






lunedì 11 novembre 2024

A PROPOSITO DI TALEE DI ROSE

Io non sono esperta di talee di rose nè mai mi sognerei di farmi passare per tale. Di prove ne ho fatte tantissime negli anni, seguendo i vari esperti online e anche dal vivo. 
Confermo che anche a me è capitato di aver piantato un rametto tanto per non buttarlo, e che questo abbia attecchito, alla faccia di tutte le polveri di ormoni di questo mondo. Sto tutt'ora provando e sperimentando e non me la sento di dare una ricetta. 
Posso solo trarre alcune conclusioni dai miei esperimenti, e cioè che: 

1. in questa stagione (novembre) ho avuto il maggior numero di successi. 2. non ho notato differenze tra rametti più o meno lunghi, cioè tra quelli contenenti solo due gemme - come raccomanda qualcuno - e quelli che ne contengono anche 3-4. 
3. Ho notato che i rametti che attecchiscono meno sono quelli o molto più grossi o molto più sottili di una matita. 
4. Nei miei esperimenti non ho visto giovamento dato dall'uso di ormone radicante, o miele, o aspirina, o altro. 
5. ci sono varietà che attecchiscono bene, altre che non attecchiscono affatto.

Se mi vengono in mente altre cose le scriverò. Mi fa molto piacere il confronto con gli altri amanti delle rose.🌹🌹🌹



















In queste foto: alcune delle vaschette che ho preparato con le talee dei miei semenzali. Ho utilizzato un mix di terriccio e sabbia e poca argilla espansa, ho riempito le vaschette fino a metà o anche un po' di meno. Ho bagnato abbondantemente la terra e riempito di acqua anche il sottovaso. Poi ho inserito i rametti, fino in fondo. Con questa modalità lo scorso anno ho avuto dei buoni risultati.

mercoledì 2 ottobre 2024

CARBONE VEGETALE ORTICOLO: UTILIZZO E BENEFICI

Il carbone vegetale per orticoltura (Biochar) è stato utilizzato per secoli in molte società come un potente potenziatore del terreno. Vedrete perché e come può essere utilizzato in combinazione con le rose.

Il carbone vegetale è diverso dal normale carbone da barbecue per il modo in cui viene prodotto. Il legno viene bruciato a 900° Celsius in combinazione con poco ossigeno e vapore ad alta pressione. Il vapore sotto pressione crea miliardi di piccole camere microscopiche nel carbone, rendendolo un vero campione di assorbimento.

Quindi il carbone vegetale può assorbire e trattenere l'umidità in modo estremamente buono. Il carbone vegetale è molto ricco di potassio naturale, essenziale per le piante. Crea sacche d'aria nel terreno che rendono le radici più forti perché ricevono più ossigeno. Ospita anche miliardi di batteri buoni del terreno. Grazie alla capacità di assorbimento, il fertilizzante organico non cola via poiché l'eccesso viene immagazzinato nel carbone e rilasciato solo quando le piante e il terreno ne hanno bisogno.

Il manuale sulle rose del 1850 di Robert Buist racconta di come i rosaisti vittoriani del XIX secolo usassero il carbone vegetale come materiale da invasatura per le loro rose da tè in vaso.











Il terriccio per vasi di Buist è composto da:

60% terriccio (senza torba se lo trovi)

10% sabbia di fiume

20% letame di fattoria

10% Carbone vegetale orticolo.

Il biochar o carbone vegetale è ampiamente disponibile online, quindi puoi facilmente preparare il tuo terriccio e piantarci delle rose. 

Di seguito solo alcuni dei numerosissimi esempi che si trovano acquistabili online.

































FUNGICIDI AMICI DELLE API

Una mia amica, titolare di un piccolo vivaio a conduzione familiare, mi ha lasciato una bella testimonianza circa la sua esperienza nel trattare le malattie fungine.

Giardinaggio biologico significa anche NESSUN insetticida o fungicida TOSSICO. 

Teoricamente, quando diamo alle nostre piante del materiale organico come un buon compost, in combinazione con fertilizzante organico, le nostre rose avranno sufficienti sostanze per combattere tutti i tipi di malattie fogliari come la macchia nera, l'oidio e la ruggine. 

Ma cosa succede se le nostre rose vengono comunque colpite da ticchiolatura (macchia nera) o oidio anche se utilizziamo i migliori prodotti nel terreno? La scienza è alla ricerca di buoni fungicidi efficaci che siano al 100% bio-compatibili. 

L'olio di Neem è sicuro solo se usato nella giusta dose e quando gli impollinatori non sono in cerca di cibo, quindi dopo il tramonto. Ho smesso di usare l'olio di Neem perché voglio essere sicura al 100% di non danneggiare gli impollinatori e con l'olio Neem non puoi garantire al 100% che sia sicuro.

Ci sono sul mercato fungicidi a base di zolfo o altre sostanze naturali, specifici per le rose, per trattare macchie nere, muffa e ruggine, che sono completamente sicuri per api e altri impollinatori. 

Quindi il mio consiglio è di non usare prodotti chimici per curare malattie fungine come la ticchiolatura e la muffa. Esistono soluzioni efficaci al 100% per le api. Provate ad utilizzare i prodotti che consiglio qui sotto, e cercatene accuratamente anche voi sul web, così potrete usarli come ultima spiaggia. Dobbiamo proteggere le api, perché ci danno così tanto.

ESTRATTO DI SALICE












FUNGICIDA SOLABIOL












CARBOGUARD ECOPUR












COSAVET











CHITOSANO



lunedì 30 settembre 2024

TALEE DI ROSE: IL METODO DELLA CARTA DA CUCINA BAGNATA

Coltivare rose da talee non è poi così difficile, ci vuole solo più tempo per ottenere una pianta forte e buona. I vantaggi maggiori? Diventano molto, molto più vecchie delle rose innestate, più cespugliose, arbusti più sani e molte rose: le non rifiorenti e le Tea, crescono meglio con le proprie radici. Quindi ci sono un sacco di motivi per provarci.

Le talee possono essere prese quando le rose sono dormienti o a luglio quando gli steli sono fioriti. In realtà, possono essere prese tutto l'anno, a patto che non si prenda legno nuovo e tenero. Deve essere almeno di media durezza se lo si fa in estate. 

Consiglio sempre prima di usare le cesoie, di strofinare le lame con un po' di disinfettante. Ora devi scegliere il ramo. Prendi sempre del legno spesso almeno quanto una matita. Pota appena sotto un occhio. Puoi prendere diverse talee da un gambo lungo. Devono essere lunghe circa 20 cm. Se lo fai in estate, rimuovi tutte le foglie tranne le due in cima. 

Immergi la base delle talee nella polvere radicante e sbatti leggermente per rimuovere l'eccesso di polvere.

Ora prendi della carta da cucina e la avvolgi intorno alla parte inferiore della talea. Quando sono tutte avvolte nella carta, le spruzzi con uno spruzzino pieno solo di acqua. Devono essere molto bagnate. Ora prendi un sacchetto di plastica con cerniera, di quelli riutilizzabili, ad esempio dell'Ikea.











Metti le talee nel sacchetto e chiudilo in modo che non possa fuoriuscire umidità. Metti il ​​sacchetto in un punto luminoso ma non alla luce diretta del sole. La temperatura ambiente o appena un po' più alta è perfetta.












Dopo tre o quattro settimane dovresti vedere le radici crescere fuori dalla carta da cucina. Forse non tutte le talee avranno successo, ma va bene, non ti costerà nulla. 

Quando vedi chiaramente le radici apri il sacchetto e rimuovi delicatamente la carta. Metti subito le talee in un bicchiere d'acqua, così non lasciarle seccare. 

Prendi vasi di plastica (meglio alti che larghi) e riempili per 1/3 con terriccio. Prendi le talee e mettile nei vasi. Tienile con una mano e riempile con l'altra. Premi delicatamente il terriccio attorno alle talee e annaffia abbondantemente, deve uscire dal fondo. Assicurati che almeno 1/3 della lunghezza delle talee sia coperto di terriccio.

Ora puoi tenerli dentro per qualche settimana in un posto luminoso e dopo puoi metterli fuori in un posto riparato. Niente sole diretto e niente gelo. Se è prevista una gelata, portali in un posto luminoso al riparo dal gelo. Non lasciare che i vasi si secchino, quindi assicurati di controllare ogni pochi giorni. 

In primavera possono andare fuori. Una volta che vedi che iniziano a crescere puoi portarli prima a mezz'ombra e dopo una settimana possono stare in pieno sole. Controlla sempre che abbiano abbastanza umidità ma non annegarli. 

Quando vedi che stanno davvero decollando e che le radici cominciano a spuntare dal basso, puoi piantarle direttamente nel loro posto definitivo oppure in un vaso più grande. 

Buona fortuna! 

(FOTO dal sito https://dirksrosebible.blogspot.com/)

mercoledì 25 settembre 2024

ROSE CHE TOLLERANO L'OMBRA?

 Prima di entrare nel merito di questo post, apro una parentesi, e invito i lettori a sfogliare la pagina del mio blog fino in basso, dove a destra ci sono i menù, e visualizzare una nuova rubrica che ho inaugurato, e che si chiama "GLI IBRIDATORI DELLE MIE ROSE". Col tempo forse riuscirò a completarla, e a riportare almeno qualche notizia sulla vita e l'opera di questi ibridatori. Chiusa parentesi. 😍


ROSE CHE TOLLERANO L'OMBRA?

In molti cataloghi e siti web  dedicati alle rose si legge di "rose che tollerano l'ombra", ma è una definizione sbagliata. Ci sono pochissime rose che tollerano l'ombra, però ci sono rose che sopportano meno la luce solare. Nessuna rosa sceglierebbe come opzione una posizione ombreggiata, poiché tutte le rose selvatiche prosperano in pieno sole. Hanno le spine per aggrapparsi ad altre piante o strutture per sollevarsi e prendere più luce solare possibile.

Le nostre rose coltivate discendono tutte da quelle specie selvatiche, quindi il sole pieno è ciò che amano di più. Ci sono tuttavia rose coltivate che possono sopportare l'ombra parziale, specialmente nel pomeriggio, quando il sole è al suo massimo. Le rose rosso scuro non preferiscono l'ombra parziale, ma noi gliela diamo per evitare che i loro bellissimi fiori scuri si brucino. 

Quindi, se dipendesse dalle nostre rose, loro non sceglierebbero mai l'ombra parziale, e tanto meno l'ombra totale. Ecco alcune rose che si adattano a una posizione in ombra parziale: le rose Alba come Félicité Parmentier, Madame Plantier e Königin von Dänemark sono estremamente resistenti e possono adattarsi bene all'ombra. Fioriscono solo una volta. 














Westerland, Ghislaine de Feligonde, Ballerina, Lady Hillingdon rampicante, Mme Alfred Carrière, Mme Isaac Pereire, Bourbon Queen, Coup d'Hebé. Tutte queste rose possono fiorire in ombra parziale.

Ma cosa succede se avete solo ombra totale o un giardino esposto a nord? Allora consiglierei solo le rose Alba perché sono le più resistenti. Non daranno il massimo delle loro capacità ma sicuramente otterrete dei fiori.

Non dimenticate che molte rose possono crescere in grandi vasi, quindi potete lasciarle crescere su una terrazza o un patio con pieno sole o ombra parziale. Se avete a disposizione solo un giardino ombreggiato al 100%, proverei le Alba.

(da https://dirksrosebible.blogspot.com/)

lunedì 9 settembre 2024

DI NUOVO SULLE TALEE DI ROSE

Con il permesso dell'autore, Franco Acciavatti, pubblico le indicazioni di un esperto per ricavare talee di rose. Inserisco anche una foto sua.

"Per coloro che mi hanno chiesto consiglio per fare delle talee di rose seguo sempre questa pratica:

preparo un terreno costituito da 1/3 di terreno vegetale da semina (ottimo quello lavorato dalle talpe) 1/3 di torba, 1/3 di sabbia vagliata ben miscelato e con qualche pugno di concime pellettato. Prendere dei vasi da cm20 ed inserire sul fondo 2/3 cm di granuli di argilla espansa, riempire i vasi con il terreno preparato costipato bene ed inumidirlo sino a saturazione, senza esagerare. 

Passiamo ora alla preparazione delle talee: prendere dei rami dell’anno asportare la parte inferiore e apicale, ricavare dei pezzi dalla parte mediana di cm 15 circa, al di sotto della prima gemma effettuare un taglio a 45 gradi, cospargere il taglio di ormone radicante (anche il miele o la semplice aspirina polverizzata va bene); infilare le talee (1/2) per vaso per una profondità di 6/7 cm dopo aver effettuato un foro guida con una matita o similare; costipare con le mani senza esagerare; bagnare con uno spruzzatore e posizionare i vasi in semi ombra possibilmente posizionati a sud; tenere sempre umido il terreno (non bagnato). Personalmente la parte apicale anch’essa tagliata a 45 gradi con senso opposto alla gemma, la proteggo con mastice da innesto per evitare la disidratazione e l’ingresso di spore fungine.

Dopo un paio di mesi o anche prima si vedranno le nuove gemme. Raccomando di non cambiare posizione ai vasi e soprattutto aspettare almeno un anno per il trapianto in vaso o in piena terra facendo attenzione a non compromettere il pane delle radici che si sono formate, in prevenzione prima della piena ripresa vegetativa fare un leggero trattamento con bicarbonato di potassio. Tanto è!".

















Rami di rose di circa 50 anni prelevati in una casa abbandonata in montagna  per realizzare talee.

lunedì 22 luglio 2024

ROSE ANTICHE: LE ROSE NOISETTE

Siamo ai primi dell’Ottocento. 

Un rosaista parigino, Luis Noisette, ed un suo fratello, Philippe, che viveva negli Stati Uniti, erano soliti scambiarsi semi e piante, malgrado la distanza che li separava. Philippe era il sovrintendente dell'orto botanico della città di Charleston (South Carolina). Philippe regalò ad un ricco agricoltore, John Champneys, che viveva nella stessa regione di Charleston, alcune piante di Old Blush (Parson’s Pink China) la rosa cinese rifiorente, così ricercata e mai vista prima di allora in America, arrivata invece in Europa già da alcuni decenni. 

L’agricoltore, evidentemente appassionato di rose, aveva già nella sua proprietà una siepe di Rosa Moschata, una specie molto rustica, originaria delle regioni mediterranee, con fiori grandi e profumati, riuniti in corimbi. La rosa Moschata e la Old Blush vennero ibridate fra loro ed il risultato fu una varietà dai caratteri intermedi, arbustiva, con fiori a mazzi, con il tipico profumo della rosa moschata, semidoppi e di colore rosa. L’ottenitore la dedicò a se stesso e la chiamò Champney’s Rose. 

Il Noisette, a sua volta, avuta la pianta ne raccolse i semi e da questi, in seconda generazione, ottenne una rosa, o più probabilmente un gruppo di rose, che avevano i caratteri della Champneys’ Rose ed in più una accentuata rifiorenza. Una di queste rose, rispedita in Francia al fratello, fu da questi diffusa come Rosa Noisettiana e rapidamente divenne molto popolare in Europa. 

Le rose Noisette introdussero in Europa le rose "rambler", cioè quelle rose rampicanti che si differenziano dalle "climber" per avere una crescita più morbida (in italiano vengono indicate come sarmentose).

Le rose Noisette hanno un ventaglio di colori che parte dal bianco puro e va al giallo crema, al giallo dorato e alle diverse tonalità di rosa. La fioritura inizia a primavera ed è molto lunga; di molte si può parlare di rifiorenza o addirittura di fioritura continua.


Alcune rose Noisette disponibili nei vivai specializzati:






















BELLE VICHYSSOISE
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AIMEE VIBERT

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CELINE FORESTIER
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M.ME ALFRED CARRIERE
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La mia rosa noisette: Crepuscule



mercoledì 17 luglio 2024

LIBRI LIBRI LIBRI!

Mi è stato regalato un buono da spendere in una libreria.

Secondo voi su che tematica mi sono orientata?

Dopo una accurata ricerca online, tenendo presente che non tutti i volumi sono ancora in catalogo, la mia scelta è stata questa:













Naturalmente, sono tutti volumi riguardanti le rose. Non ho ancora avuto il tempo materiale di guardarli (figuriamoci di leggerli), ma ho voluto fotografare le copertine per darvi una idea del contenuto. Magari anche a voi verrà voglia di comprarli!
















Questo volume è stato scritto da Rinaldo Sartore, il titolare della famosa azienda vivaio Nino Sanremo.

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Questo volume è di Michael Marriot, "Head Rosarian" di David Austin Roses.

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Questo volume mi ha incuriosito tantissimo fin dal titolo, anche se non tratta strettamente di rose. Ma tutto quello che riguarda il profumo è per me qualcosa di magico. Questo libro contiene le esperienze e i viaggi di Dominique Roques, responsabile dell'approvvigionamento degli estratti naturali di Firmenich, una delle più grandi aziende mondiali per la creazione di fragranze e aromi.

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Scritto da due giardinieri e divulgatori di lungo corso: Carlo Pagani e Mimma Pallavicini, maestri che hanno guidato la crescita del giardinaggio italiano a partire dagli anni Ottanta del novecento.

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Un "romanzo" che non era ancora stato scritto: la storia delle rose ottenute in Italia dall'Ottocento ad oggi. L'autore è un inglese innamoratosi della nostra Penisola e delle sue rose.