martedì 10 luglio 2018

ROSE ANTICHE O ROSE MODERNE?


(da https://www.unquadratodigiardino.it/novita/rose-che-passione/antica-vs-moderna-rose-antiche-o-rose-moderne.html)

Le rose nei giardini sono come i guardaroba nelle case,‭ ‬subiscono le mode.‭
‬In questi anni sono‭ “‬in‭” ‬le rose antiche almeno quanto lo è il vintage nell’abbigliamento.‭

A dare il via a questa inversione di stile è stato l’ibridatore inglese David Austin,‭ ‬quando ebbe la felice idea,‭ ‬che poi è stata la sua fortuna,‭ ‬di creare rose che avessero la robustezza delle moderne ma in stile antico,‭ ‬per portamento,‭ ‬forma del fiore e profumo.‭

‬Ebbe un tale successo che i maggiori ibridatori si sono subito dati un gran da fare per creare proprie linee con le stesse caratteristiche,‭ ‬e abbiamo assistito ad una divertente ricerca di nomi che evocassero tale suggestione.‭
‬Meilland:‭ ‬Le romantiche
Guillot:‭ ‬Generose
Tantau:‭ ‬Nostalgiche‭

‬Dopo decenni di HT con fiori grandi pieni e portamento rigido ed eretto (quelle rose che io, disprezzandole un po', chiamo "rachitiche"),‭ ‬si è iniziato ad apprezzare fiori più piccoli e cespugli più arrotondati.

‬A questo punto vediamo quali sono i pro e contro tra antiche e moderne.‭


‬Le antiche presentano una biodiversità maggiore,‭ ‬hanno fogliame diverso sia nel colore,‭ ‬tutti i toni del verde con riflessi blu o grigio,‭ ‬che nella forma a seconda dell’appartenenza.‭ ‬Il portamento è libero,‭ ‬finanche disordinato per alcune.‭ ‬I fiori poi di alcune specie,‭ ‬come le alba,‭ ‬hanno un aspetto opalescente che non è stato eguagliato da nessuna moderna,‭ ‬altre sono sericee ovvero i petali presentano una superficie setosa paragonabile alla pelle trattata con un olio secco...‭ ‬che lusso‭! (foto: sopra la gallica Belle Sultane e la Rosa Centifolia, a sinistra l'ibrido perpetuo Baron Girod de l'Ain)

Ma le patologie fungine‭ “‬possono costituire un problema‭” ‬per molte di loro e,‭ ‬potarle bene è un prenderci...‭ ‬si impara con il tempo e sbagliando,‭ ‬che in questo caso le regole generali lo sono troppo per adattarle a tanta diversità.‭

Le rose più nuove (quelle cui ha dato il via David Austin) vengono definite "modern shrub", che si può tradurre come "rose a cespuglio moderne". Questa definizione è piuttosto vaga, infatti ricopre un'ampia  gamma di rose a cespuglio di origine diversa, molte delle quali non sono nemmeno troppo distanti dalle rose botaniche. 



(foto: "Iceberg", "Morning Has Broken", a fianco "Rhapsody in Blue"). 

Sono tutte molto robuste e fioriscono liberamente e continuamente dalla primavera all'autunno inoltrato. Sono affidabili,‭ ‬le impianti e loro lavorano e producono,‭ ‬superati i primi anni di assestamento diventano macchine di produzione vegetativa.‭ ‬Come riconoscerle‭? ‬hanno tutte‭ (‬o quasi‭) ‬foglie verde brillante e lucide...‭ ‬perfette‭! ‬sono una soddisfazione in giardino e creano pochi problemi.‭

A questo punto... a voi la scelta. Io mi sono orientata ad averne almeno un cespuglio di ognuna.


lunedì 9 luglio 2018

SIMBOLOGIA DELLA ROSA

(Notizie dal sito https://www.agriturismodellerose.it/curiosita-sul-fiore-della-rosa/)

La rosa ha un significato veramente complesso, poiché racchiude in sé simbologie tra loro totalmente contrastanti. Può infatti significare, contemporaneamente, perfezione celeste e passione terrena, tempo ed eternità, vita e morte, fecondità e verginità.

Il fiore della Rosa, forse anche per la sua struttura a forma rotonda (non dimentichiamo che in Occidente il cerchio era considerato sin dai tempi più antichi la perfezione) è stato sempre reputato simbolo di completezza: rappresenta, infatti, la profondità del mistero della vita, la bellezza, la grazia, la felicità, ma anche la voluttà, la passione ed è perciò, spesso associato alla seduzione.

Nel linguaggio dei fiori, la Rosa, è simbolo per eccellenza della grazia e della bellezza.

La Rosa Rossa rappresenta il desiderio, la passione, la gioia, la bellezza, il rapporto

sessuale. Non a caso il rosso rappresenta il colore dell’amore, ma attenzione, bisogna regalarne sempre in numero dispari.

La Rosa Bianca è il fiore della luce; simboleggia l’innocenza, la verginità, lo sviluppo spirituale, il fascino, la purezza.

La Rosa Bianca e Rossa rappresentano l’unione di fuoco ed acqua, una specie di unione degli opposti.

La Rosa blu rappresenta il mistero e la saggezza.

La Rosa rosa si può regalare a un caro amico come segno d’affetto.

La Rosa arancio è ideale per incarnare il fascino.

La Rosa corallo simboleggia il desiderio.

La Rosa a quattro petali raffigura la divisione in altrettanti parti del cosmo (terra, acqua, fuoco e cielo), in altre parole gli elementi che nell’antichità alcuni filosofi consideravano primordiali e dai quali traeva origine tutto il creato.

La Rosa a cinque petali rappresenta invece il microcosmo.


La Rosa Gialla accesa è il vessillo della gelosia.

La Rosa Gialla pallida esprime la titubanza in amore e richiede conferma.

La Rosa Gialla ornata di Rosso indica l’amore tenero ed eterno.

La Rosellina selvatica simboleggia l’innocenza.

martedì 3 luglio 2018

ROSE E IMPERATRICI

Fino a circa la metà del secolo scorso, era abitudine dare alle rose il nome del  personaggio a cui venivano dedicate. Per questo, fra le rose antiche e le prime moderne, abbiamo una quantità infinita di Madame, Mademoiselle, Miss, Capitain, ecc. 

Due rose sono state dedicate a due delle mogli dell'ultimo Scià di Persia, Reza Pahlavi, che in realtà di mogli ne ha avute tre, ma alla prima nessuno ha pensato di dedicare una rosa.

Tutte e tre le imperatrici furono di grande bellezza, si potevano quasi prendere per attrici di Hollywood.

La prima, che lo Scià sposò al Cairo il 16 marzo del 1939, era la figlia del sultano e futuro re d'Egitto e si chiamava Fawzia. Assomigliava all'attrice Hedi Lamarr.
Questo matrimonio non fu un successo. Dopo la nascita dalla coppia di una figlia femmina, la principessa Shahnaz Pahlavi, la regina Fawzia (il titolo di imperatrice non era ancora in uso allora in Iran) ottenne la separazione legale dal marito da parte del governo egiziano nel 1945, e in seguito tornò al Cairo. Questa separazione non venne riconosciuta dal governo iraniano, ma infine, il divorzio venne ottenuto e accettato anche in Iran il 17 novembre del 1948, e con la sua rinuncia alla corona iraniana, Fawzia riprese il suo titolo di principessa reale d'Egitto.
Fawzia è morta nel 2013 a 91 anni, ad Alessandria d’Egitto.

La seconda moglie fu Sorāyā Esfandiyāri Bakhtiyāri Isfahan. Era figlia di Khalil Esfandiari Bakhtiyari, un importante membro della tribù dei Bakhtiyari (Farsan) e ambasciatore d'Iran nella Repubblica Federale Tedesca. La madre, Eva Karl, era un'ebrea tedesca di origini russe. Il 12 febbraio 1951, all'età di 19 anni, Soraya (donna molto bella per i canoni dell'epoca, con una notevole somiglianza con Ava Gardner), sposò lo Scià a Teheran. 
Il matrimonio combinato si rivelò un matrimonio d’amore, i due si amarono appassionatamente anche se, per questioni di etichetta, si davano del lei anche nell’intimità, quando si leggevano poesie: lei gli declamava Verlaine in francese e lui rispondeva con Omar Khayyam.
Ma i figli non arrivavano e per Soraya iniziò la peregrinazione tra i luminari mondiali. Anche se la Persia non era il regno incantato delle favole, anche se la vana attesa di un erede tramutò quei sette anni in un incubo, lei, comunque, amava il suo Scià. Soraya si sottopose a cure lunghe e inconcludenti, così fu lei che prese l'iniziativa: nel febbraio del '58, a sette anni esatti dalle nozze, tornò in Europa dai genitori, lasciando lo scià libero di prendere la sua decisione. Il 14 marzo lo Scià diede al mondo l’annuncio del ripudio. Apparve visibilmente affranto, commosso, quasi piangente e la chiamò “sposa adorata”.

A Soraya il famoso ibridatore francese Francis Meilland ha dedicato nel 1955 una rosa
ibrido di tea, profumatissima, dal sorprendente colore arancio-rosso definito rosso orientale. La rosa Soraya ha poi prodotto, per mutazione, l'omonima rosa rampicante.

La terza moglie fu Farah Diba, proveniente da una famiglia dell'alta borghesia iraniana, che lo Scià sposò nel 1959. Dal matrimonio nacquero 4 figli. Farah accompagnò il marito in esilio nel 1979, in seguito alla rivoluzione degli ayatollah. E' tuttora vivente.

All'Imperatrice Farah l'ibridatore francese Delbard ha dedicato, nel 1986, una rosa ibrido di tea bianca con i bordi rosso carminio. Purtroppo priva di profumo.




(Tutte le foto sono tratte dal web tranne quest'ultima della rosa Imperatrice Farah, che è  mia).