venerdì 17 novembre 2023

PORTAINNESTI PER ROSA FAI DA TE

Dalla scorsa estate ho iniziato a fare diversi tentativi di innesto. 

E' una attività che mi piace molto, ma per ora ho dovuto arrangiarmi con un po' di fai da te. Ho visionato tantissimi video sull'argomento, e ho avuto costantemente i consigli di Marc Alberici (vedi mio post https://valentinaelesuerose.blogspot.com/2020/12/libridatore-italiano-marc-alberici.html) che ha risposto a tutte le mie domande e ai miei dubbi man mano che procedevo con le mie prove.

Ho acquistato diversi portainnesti da un vivaio specializzato in rose (ma non specializzato in portainnesti, infatti loro stessi li avevano acquistati) e devo dire che non li ho pagati poco. Se riesco, il prossimo anno mi rivolgerò ad un vivaio che li produce.

Intanto però, ho cominciato a produrre i portainnesti io stessa.

Come?

Tramite talea, utilizzando:

1. le parti tagliate via dai portainnesti che ho utilizzato

2. i polloni che, spesso e volentieri, vengono su dalle rose che ho nel roseto.

Il secondo metodo in pratica non si esaurisce mai.

Per come fare le talee potete seguire il mio post https://valentinaelesuerose.blogspot.com/2023/09/talee-di-rose-metodo-sperimentato-che.html.

Ho già ricavato una decina di piante in questo modo, e ieri ho trapiantato ben 17 talee che hanno radicato. Le ho spostate in singoli vasi con terriccio e abbondante acqua, passeranno l'inverno in serra e spero che a primavera abbiano ben radicato.

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lunedì 6 novembre 2023

DAL CINORRODO AL FRIGORIFERO

Anche quest'anno condivido con piacere i vari passi per far germogliare i semi di rosa.
(qui trovate un mio articolo ad hoc dello scorso 2021: https://valentinaelesuerose.blogspot.com/search?q=cinorrodi)

La scorsa primavera (maggio-giugno) ho ibridato, cioè ho fatto gli incroci utilizzando le rose del mio roseto (e anche alcuni semenzali). Ibridare significa prelevare il polline da una rosa e utilizzarlo per fecondare una rosa diversa. E' quello che fanno da sempre il vento e gli insetti.

Per prima cosa ho raccolto i cinorrodi, e per essere sicura di non tralasciarne nessuno ho seguito l'elenco che avevo preparato in primavera:


















Gli incroci fecondi che sono maturati in cinorrodi li ho raccolti e li ho segnati in verde sul mio elenco di incroci. Da questo elenco ho potuto fare subito le etichette corrispondenti.

Ho preparato manualmente dei sacchetti (fatti semplicemente con fogli di carta riciclata + puntatrice) per metterci dentro i cinorrodi, intanto che approntavo i sacchetti di plastica con il terriccio umido. Siccome non ho mai abbastanza tempo per fare tutto in una volta, ho dovuto organizzarmi il lavoro in questo modo. Sui sacchetti di carta ho di nuovo riportato il nome dell'incrocio.

































Quando finalmente ne ho avuto il tempo, ho preparato il numero giusto di sacchetti di plastica trasparente (nel mio caso 45) e li ho riempiti di terriccio umido (in questo caso il mio terriccio era stato esposto alla pioggia per cui non ho dovuto bagnarlo).


Poi mi sono dedicata all'apertura dei cinorrodi, incrocio per incrocio.


Man mano che ho aperto il cinorrodo o i cinorrodi di uno stesso incrocio, ho messo gli acheni nei sacchetti e ho apposto la giusta etichetta preventivamente preparata.

Una volta finito, ho messo tutti i sacchetti in un contenitore tipo Tupperware e riposto in frigor, dove fra non meno di tre settimane inizierò a controllare se si vedono già le prime germinazioni. La media di tempo comunque è di 2-3 mesi per germinare.