Cari amanti delle rose, vi consiglio di "passare in visita", come buoni dottori, le vostre rose che, oramai, staranno mettendo dei bei getti o, addirittura, hanno già sviluppato dei bei rami nuovi con tante foglie e forse anche dei bei boccioli... sono arrivati gli afidi! (comunemente detti pidocchi).
Vi raccomando di esplorare bene le nuove foglioline, anche e soprattutto nella parte inferiore, perchè i maledetti vi si nascondono.
Cosa utilizzare per combatterli? Una vivaista mi ha raccomandato il rimedio casalingo di acqua con un po' di detersivo da piatti. E funziona, perchè l'ho provato. Funziona per soffocamento, così che i cari pidocchietti rimangono tutti appiccicati alle foglie e ai rametti dove hanno trovato la morte. Non è una bella vista...
Io però ho anche acquistato (tra l'altro presso l'Ipercoop, neanche un negozio specializzato), un insetticida anti-afidi generico, della Bayer. Stasera ho visitato le rose e ne ho trovato già diverse attaccate dai perfidi mostriciattoli verdi.
Gli afidi, tra le "malattie" cui sono soggette le rose, non sono così perniciosi (ma come parlo?) come le muffe (oidio, macchia nera o ticchiolatura, peronospera...), tuttavia possono provocare diversi danni, diretti e indiretti.
Ecco una breve panoramica (da http://www.vivailoda.it)
Della prima categoria (danni diretti) fanno parte:
- la sottrazione di linfa, e quindi di energia, vitale per la pianta.
- alterazione fisiologica della pianta: la saliva che iniettano questi pidocchi costringe la pianta ad aumentare la respirazione, con uno spreco enorme di energia.
- alterazione anatomica. Sempre a causa della saliva, che provoca delle vere e proprie deformazioni alla pianta.
Per quanto riguarda i danno indiretti, possiamo citare:
- la propagazione della virosi. Gli afidi si propagano come una malattia. Se attaccano una pianta, possono attaccare tutte quelle che ci sono attorno, rovinando l’intero roseto, ad esempio.
- produzione della melata. Essendo in tanti, rilasciano molte secrezioni di melata. Questa rende il fiore, o la pianta in genere, appiccicosa e brutta esteticamente. In più la rende soggetta ai funghi.
domenica 8 aprile 2018
martedì 3 aprile 2018
IBRIDI DI ROSA PERSICA
Ecco una varietà di rosa che da un anno a questa parte mi appassiona molto.
(da: http://www.susigarden.com/vivaio/rose-moderne/ibridi-di-rosa-persica/171/)
La Rosa persica, poi riclassificata come sottogenere Hultemia persica, è una specie nativa di zone semi-desertiche tra l’Iran e l’Afghanistan, quindi evolutasi in condizioni difficili, di siccità e elevata escursione termica. Il fiore, semplice e largo quasi 4 cm, è giallo brillante con una macchia rosso scuro alla base dei petali a creare un occhio vistoso, molto importante per attrarre gli insetti sugli stami dorati al centro e consentire l’impollinazione e la sopravvivenza. Ha una foglia semplice senza stipole (la maggior parte delle foglie di rosa sono pennate con varie foglioline, di solito da 3 a 7, e hanno le stipole). Nell’ibridazione delle rose moderne (a cura inizialmente soprattutto di Harkness e Cocker) la parentela con H. persica si evince in particolar modo dalla presenza della macchia scura alla base dei petali, caratteristica curiosa e di grande valenza ornamentale. Dopo i primi ibridi di H. persica non rifiorenti ottenuti da Harkness negli anni ’80, ‘Tigris’ e ‘Euphrates’, oggi ci sono diverse varietà che oltre alle belle corolle con occhio centrale, a rusticità e resistenza, soddisfano l’importante requisito della rifiorenza.
(Le immagini sono tutte tratte dal web.)
Io possiedo la "Eyes for you" e la "Alyssar". Sono entrambe molto rifiorenti e profumate.
Due vivai vicini che le hanno a disposizione: Vivaverde di Zello e Vittori Vivai di Forlimpopoli.
Cream Babylon Eyes
Centre of Attention
Coral Babylon Eyes
Fancy Babylon Eyes
(da: http://www.susigarden.com/vivaio/rose-moderne/ibridi-di-rosa-persica/171/)
La Rosa persica, poi riclassificata come sottogenere Hultemia persica, è una specie nativa di zone semi-desertiche tra l’Iran e l’Afghanistan, quindi evolutasi in condizioni difficili, di siccità e elevata escursione termica. Il fiore, semplice e largo quasi 4 cm, è giallo brillante con una macchia rosso scuro alla base dei petali a creare un occhio vistoso, molto importante per attrarre gli insetti sugli stami dorati al centro e consentire l’impollinazione e la sopravvivenza. Ha una foglia semplice senza stipole (la maggior parte delle foglie di rosa sono pennate con varie foglioline, di solito da 3 a 7, e hanno le stipole). Nell’ibridazione delle rose moderne (a cura inizialmente soprattutto di Harkness e Cocker) la parentela con H. persica si evince in particolar modo dalla presenza della macchia scura alla base dei petali, caratteristica curiosa e di grande valenza ornamentale. Dopo i primi ibridi di H. persica non rifiorenti ottenuti da Harkness negli anni ’80, ‘Tigris’ e ‘Euphrates’, oggi ci sono diverse varietà che oltre alle belle corolle con occhio centrale, a rusticità e resistenza, soddisfano l’importante requisito della rifiorenza.
(Le immagini sono tutte tratte dal web.)
Io possiedo la "Eyes for you" e la "Alyssar". Sono entrambe molto rifiorenti e profumate.
Due vivai vicini che le hanno a disposizione: Vivaverde di Zello e Vittori Vivai di Forlimpopoli.
Cream Babylon Eyes
Alyssar Princess of Phoenicia
Blushing Babylon Eyes
Centre of Attention
Coral Babylon Eyes
Eye of the Tiger
Eye to Eye
Eyeconic
Eyes for You
Eyes on Me
Fancy Babylon Eyes
For your Eyes Only
Glorious Babylon Eyes
Pastel Babylon Eyes
Persian Mystery
Persian Sun
Sunset Babylon Eyes
Sweet Babylon Eyes
The Sun and the Heart
Trendy Babylon Eyes
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