lunedì 20 gennaio 2025

COSA E' SUCCESSO ALLA MIA PRODUZIONE DI SEMENZALI

Ora che sono passate ormai un paio di settimane da quanto mi è successo sul fronte dei miei nuovi semenzali di rose, mi sento di aver metabolizzato abbastanza l'episodio per essere in grado di parlarne e condividerlo.

Quest'anno sono riuscita a prepararmi una serra bella spaziosa per i nuovi semenzali. Una serra a tunnel, ricoperta di nailon, di dimensioni circa 3x3. All'interno ho preparato dei tavoli con due assi e 4 cavalletti; per il riscaldamento ho preso un termosifone a olio portatile, elettrico, che collego al termostato tenendo una temperatura di 14 gradi con uno scarto possibile di due gradi (quindi il termosifone inizia a riscaldarsi quando la temperatura scende sotto i 12° e si ferma quando raggiunge i 14°).

La scorsa primavera avevo fatto più di un centinaio di ibridazioni, e già a fine novembre i semini (acheni) di rosa hanno iniziato a germinare nelle loro bustine in frigorifero. Verso la fine delle feste natalizie avevo circa un migliaio di vasetti con semini germinati, stoccati in serra.

Una mattina mi sono accorta che erano arrivate le lumache: quelle scure, piccoline, senza guscio e molto viscide, tipo questa nella foto per intenderci. E' un problema che ho avuto anche negli anni precedenti, perciò non mi sono preoccupata più di tanto.











Purtroppo quando me ne sono accorta, le maledette avevano già smangiucchiato le foglioline di una decina di semenzali, quindi sono corsa ai ripari. Avevo in casa del lumachicida, quello azzurro in grani, e l'ho sparpagliato in tutti i vasetti e sui tavoli.

Qualche giorno dopo mi sono resa conto che il lumachicida non aveva funzionato, probabilmente per il fatto che l'avevo in casa già da diversi anni, e aveva esaurito l'effetto. Mi sono recata presso il mio consorzio agrario di fiducia dove mi hanno spiegato che il lumachicida che avevo in casa era a base di veleno (metaldeide) ma ormai non si produceva più perchè la gente lo utilizzava anche per fare le polpette velenose da somministrare ai cani o ad altri animali importuni. Il nuovo lumachicida era di aspetto del tutto simile al precedente, ma a base di ossido di ferro. Bastava usarne un po' di più perchè avesse la stessa efficacia del precedente.

Uso quindi il nuovo lumachicida, spargendone in abbondanza nei vasetti, e dentro e fuori la serra.

Ebbene, non so se sia stato il nuovo lumachicida all'ossido di ferro (ma penso di sì), fatto sta che nelle notti successive ho avuto la visita di una colonia di RATTI (mai successo prima, e sono già 4 anni che tengo la serra in quello stesso terreno). La vista che mi si è presentata agli occhi quando mi sono recata qualche giorno dopo alla serra è stata inconcepibile. Sembrava che dentro alla serra si fosse scatenato uno tsunami.

























Questi ratti hanno divelto i vasetti, mangiato le foglioline, ESTRATTO DAI VASETTI i semini che ancora non erano spuntati. TUTTI I SEMINI di tutti i vasetti, veramente un lavoro da certosini (i topi sono golosissimi dei semi di rosa). E a riprova della furia con cui si sono avventati sulla mia produzione, dirò che i maledetti hanno parzialmente mangiato anche diversi vasetti in bioplastica...

Ho salvato circa il 10% dei semenzali che erano nati finora. Queste piantine salvate (ho tenuto anche quelle in cui era rimasta anche solo una fogliolina, per vedere se ce la fanno a sopravvivere) le ho portate a casa, le ho messe sul balcone in una piccola serra acquistata in fretta e furia, con dentro una stufetta elettrica. La nuova serra, piccola, verticale con 5 ripiani, l'ho acquistata online e ha impiegato qualche giorno ad arrivare. Nel frattempo ho tenuto i vasetti con i semenzali in casa, nella mia camera da letto (sic!) che è la più luminosa, e durante il giorno tenevo acceso e puntato su di loro un faro led perchè avessero più luce possibile.

Al momento sembra stiano sopravvivendo, anche se non sono cresciute più di tanto, forse anche loro si devono riprendere dallo shock.

Questa è stata la mia enorme disavventura, vorrei capire se qualcun'altro ha notato che il lumachicida a base di ossido di ferro attira i topi e i ratti.

E per finire con i ratti... insieme a mio babbo abbiamo messo delle trappole a base di colla, e per ora abbiamo catturato 7 ratti. Se qualcuno ci tiene a vederle, ho anche foto delle bestie in oggetto.

Ma riguardo alla mia serra, non mi arrendo. Mi sono data da fare, ho studiato la problematica online, e sono giunta alla conclusione che la soluzione migliore da adottare per poter riavere l'uso della mia serra siano gli ultrasuoni. Ho contattato una azienda specializzata in provincia di Reggio Emilia, ho avuto un colloquio con il titolare, e ho acquistato un apparecchio che produce ultrasuoni della potenza adatta alla mia serra (all'aperto riesce a tenere lontano i topi per un raggio di 100 metri). Sto aspettando che mi arrivi l'apparecchio, poi farò diversi esperimenti nella serra: ho pensato che metterò degli acheni con l'apparecchiatura in funzione e una trappola con la colla. Vedremo se gli scellerati si faranno di nuovo vivi (la mia speranza sarebbe di avere smantellato l'intera colonia, almeno per ora).

2 commenti:

  1. Valentina, mi dispiace!
    So per esperienza che dopo tanta dedizione e aspettative eventi del genere fanno proprio rabbia.
    Però la natura è miracolosa, abbi fede che le sopravvissute andranno alla grande
    Io questa estate ero riuscita finalmente, dopo innumerevoli tentativi falliti, ad incrociare la bellissima Femme Fatale, ottenendo 4 cinorroidi
    I miei gatti, evidentemente attirati dai cartellini, hanno spezzato i rami e mi sono ritrovata con i cinorroidi verdi ed immaturi..
    Per scommessa li ho vernalizzati ugualmente e contro ogni evidenza mi sono nate più di 30 plantule, per inciso le prime a spuntare di centinaia di semine..
    Vero che la madre è la mitica Marion , nipote di Pinocchio, che ti consiglio vivamente come passepatrout..accetta qualsiasi polline e ho germinazioni precoci vicine al 100%
    I miei complimenti per il tuo splendido lavoro, sei un vero farò illuminante per noi rosofili!
    E avanti tutta! 8n fondo l ibridazione è una sorta di pratica zen..
    A presti
    Annalisa

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  2. Carissima Annalisa, grazie per queste tue parole. Molto interessante la tua esperienza di ibridazione, mi dai delle idee. E condivido con te il fatto che l'ibridazione sia sorta di pratica zen. Anzi, tutto il lavoro con le rose mi procura una specie di "estasi", di benessere... e grazie al cielo ce n'è per tutto l'anno. A febbraio-marzo la potatura, concimazione e trattamenti vari, poi l'ibridazione (aprile-giugno), poi in luglio agosto l'innesto, seguono le talee, la raccolta dei cinorrodi, la loro stratificazione (preparazione e messa in frigor), poi iniziano a germogliare i primi semini, il loro trapianto nei vasetti, il loro primo fiore già ad aprile se siamo fortunati... Il ciclo delle rose è la mia salvezza!

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