Il 20 aprile scorso una mia collega mi chiese: pensi di aprire anche quest'anno il tuo roseto, come facesti due anni fa? (L'anno scorso purtroppo non feci niente a causa dell'alluvione). La domanda mi ha preso un po' alla sprovvista perchè sinceramente non avevo ancora pensato di organizzare nulla, e quindi alla mia collega risposi di no.
Però con la sua domanda riuscì a mettermi la pulce nell'orecchio, per cui, nel giro di due giorni, avevo già progettato una "Merenda" con visita del roseto, fissata per il sabato 27 aprile. Le previsioni davano tempo incerto, per cui il mercoledì precedente un'altra mia collega mi disse che secondo lei avrei fatto meglio ad spostarla.
E così è stato e devo ringraziare la mia collega Lorena. Perchè non solo il 27 aprile è piovuto, ma quel giorno mi è anche scoppiato un grandissimo raffreddore per cui nel pomeriggio ero veramente KO.
Ma non mi sono arresa e sempre affidandomi a Lorena (lei ha il Meteo di pancia, sente come sarà il tempo), abbiamo deciso di fissare la nuova data per il sabato successivo, il 4 maggio.
E la decisione è stata quanto mai azzeccata e ripagata. La temperatura era mite, il cielo in un primo momento nuvoloso ma poi si è aperto e si è fatto vedere il sole. Le mie rose sono state molto apprezzate, e gli amici che sono intervenuti (una ventina) hanno portato qualcosa per la merenda, per cui io sono rimasta molto contenta.
La carissima e geniale amica Lucia Baldini, dietro mia richiesta, ci ha letto alcune poesie in dialetto romagnolo (quasi tutte sue). Una l'ha anche dedicata particolarmente a me, da commuoversi. Inserisco il testo con la traduzione e il video della lettura.
L'è ora d'féa i cumplimeit a la Valentina
la somna, la puda, l'adaqua ogni piantina
la fa fiurì la bleza, l'è la su pasion,
guardeas d'atoran aquè l'è propi un'emuzion;
al su roas agli è prufom, armuneia e culor
un'urazion e un ringraziameit a nostar Signor.
E' il momento di fare i complimenti a Valentina,
lei semina, pota, innaffia ogni piantina
fa fiorire la bellezza, è la sua passione,
guardarsi attorno qui è proprio un'emozione;
le sue rose sono profumo, armonia e colore
una preghiera e un ringraziamento a nostro Signore.
E dopo aver ammirato ed osservato le rose, e ascoltato Lucia, ci siamo dati alla merenda dolce e salata, innaffiata di dolci bibite e di due tisane buonissime.