mercoledì 10 aprile 2024

PERCHE' LE MIE ROSE NON FIORISCONO?

Riprendo una questione che ho già trattato in passato ma che si ripresenta puntualmente ogni anno.

Perchè le mie rose, alle quali ho prodigato tutte le cure del caso, dalla potatura ai trattamenti anti-infestanti, alla concimazione... NON PRODUCONO BOCCIOLI? Il nuovo getto ha creato un ramo, ma questo finisce... in niente.















Secondo gli ultimi studi, questo può essere collegato agli inverni particolarmente miti (e direi che è proprio il caso di questo inverno 2023-24). 

Negli inverni particolarmente miti, con poche gelate, i "rami ciechi" tendono ad essere più numerosi.

Se ci avete mai fatto caso, dopo inverni rigidi e freddi di solito le nostre rose hanno in primavera fioriture abbondanti e bellissime. Questo vale anche per altri fiori.

Cosa fare con i rami ciechi? La cosa migliore è di potarli un pochino, così possono uscire nuovi rami e fiorire. Trattate questi rami ciechi come se doveste tagliare via una rosa sfiorita, quindi circa 3 gemme sotto. Il momento di farlo è appena ci accorgiamo che questi rami non produrranno fiore. Naturalmente prima si fa, prima otterremo un fiore. 

lunedì 8 aprile 2024

COSA SAPERE SULLE ROSE?

Ho iniziato ad appassionarmi di rose nel 2013-2014, quindi ora sono proprio dieci anni.

Come tutti i principianti, all'inizio avevo due-tre nozioni di base e una grande ignoranza circa le rose. Le mie nozioni erano: 

1) le rose sono quei fiori fatti così:










quindi con una corolla che si dice (ora lo so) a petali turbinati. Tutte le altre tipologie di corolle rifiutavo di accettarle, perchè secondo me erano brutte, non erano rose "vere". Quindi ad esempio rifiutavo le corolle fatte così:










cioè la corolla semplice, oppure quelle fatte così:










cioè la coppa, o ancora quelle così:










cioè piccole corolle a mazzetti. (Esistono anche altri tipi di corolla).

2) Altra nozione che conoscevo sulle rose, nel lontano 2014: il colore

Per scegliere la rosa che desideravo, bastava acquistare al supermercato la rosa nel sacchetto (o nella scatolina quando andava bene) su cui spiccava una bella foto del fiore. Oppure si poteva andare dal vivaista e chiedere: vorrei una rosa gialla, una rosa arancione, una rosa rossa...

Grazie al cielo, in 10 anni ho acquisito un po' di conoscenze in più!

Se veramente vi piacciono le rose, vedrete che inizieranno ad importarvi anche altri particolari di ogni varietà oltre al colore e alla forma del fiore. Innanzitutto interessatevi se si tratti di una rosa antica o moderna. Nei negozi non specializzati si trovano esclusivamente rose moderne; per trovare le rose antiche occorre indirizzarsi verso i vivai specializzati in rose.

Altra cosa interessante da sapere è il nome. Ancora poco tempo fa una mia amica mi chiese, stupita: "Perchè, le rose hanno un nome?". Certo che ce l'hanno, e glielo dà l'ibridatore, cioè colui che le crea. In passato, soprattutto nell'Ottocento, andavano di moda nomi lunghi e altisonanti preceduti dal titolo, ad esempio "Baron Girod de l'Ain", oppure "Mademoiselle Elisabeth de la Rocheterie". Per fortuna questa moda dei nomi stra-lunghi è caduta in disuso, in quanto si è capito che più il nome è breve, meglio l'acquirente lo ricorda.

Acquisendo conoscenze sulle rose, imparerete che oltre alla grande suddivisione in antiche e moderne, le rose si dividono in una marea di varietà: Damascena, Centifolia, Cinese, Tè, Ibrido Perpetuo, Bourbon, Moschata, Ibrido di Tè, Inglese... ecc. ecc.

Le rose "tipiche", cioè come quelle della prima foto che ho messo, si chiamano "Ibridi di Tè".

Man mano che "crescete" nelle conoscenze nel mondo delle rose, imparerete che è bello sapere anche chi è l'ibridatore. Ad esempio di una rosa diffusissima come la "Queen Elizabeth" (che si trovava in quasi tutti i giardini nel secolo scorso) la maggior parte delle persone conosce l'aspetto e basta:











E' una Ibrido di Tè creata dall'ibridatore americano Walter E. Lammerts, in onore dell'ascesa al trono della Regina Elisabetta II nel 1952.

Nei cataloghi cartacei e online di vivai o anche dei grandi creatori di rose (es. Barni, Meilland, Guillot, Tantau...) non sempre sono riportate tutte queste notizie riguardo alla rosa che volete acquistare. Probabilmente la quantità e la qualità di informazioni è "aggiustata" sull'acquirente di rose medio, al quale non interessa se la rosa è di Meilland o di Tantau, in quanto gli basta sapere il colore, al limite se è profumata e se è a cespuglio o rampicante.