La potatura estiva delle rose (in inglese: "deadheading" o rimozione dei fiori appassiti), è una pratica consigliata per favorire una seconda fioritura in estate. In particolare, per le rose rifiorenti, la potatura estiva, solitamente effettuata dopo la prima fioritura, (fine giugno-inizio luglio) permette alla pianta di concentrare le energie sui rami rimanenti e produrre una fioritura più abbondante verso la fine dell'estate.
Per prima cosa bisogna eliminare gli steli sfioriti, andando a recidere con tagli netti e obliqui appena sopra una gemma. Il taglio obliquo aiuta a prevenire l’insorgere di malattie a causa del ristagno di acqua, ed evita anche che ci sia una penetrazione eccessiva d’acqua in caso di pioggia. Una volta che sono stati eliminati tutti gli steli inutili, bisogna continuare seguendo la forma generale della pianta e scegliendo i rami in base ad essa: osservandola si può individuare quelli più storti che tendono a rompere la crescita omogenea della pianta. In genere è meglio cercare di dare più rotondità possibile alla pianta. Oltre ai rami sfioriti, infatti, è necessario eliminare anche alcuni di quelli più interni. È sempre meglio tagliare i rami interni dalla base, in maniera da far penetrare la luce anche verso il centro. Si dovrebbero anche rimuovere i rami morti o danneggiati, tagliandoli alla base per favorire una crescita sana.
Dopo la potatura, è importante fornire alle rose una buona irrigazione e concimazione per aiutarle a riprendersi dallo stress della potatura e stimolare la crescita di nuovi fiori. Si dovrebbe annaffiare le piante regolarmente, soprattutto durante i periodi di siccità, e applicare un fertilizzante specifico per rose ogni 4-6 settimane.
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