Tra le rose variegate che coltivo, non molte in verità, ho osservato che ogni varietà è particolare a modo suo.
I colori variano dal pallido al brillante, le strisce possono essere strette o più larghe, ma il bello è che ogni fiore differisce dai suoi vicini.
Oggi parlerò della variegata ibrido perpetuo "Ferdinand Pichard".
Fu introdotta molto tardi sulla scena delle ibridi perpetue, solo nel 1921. Infatti le ibridi perpetue furono molto di moda durante l'età vittoriana, coltivate soprattutto tra il 1840 e i primi anni del novecento.
Di solito si tratta di incroci tra rose galliche, Portland e Bourbon, e nel momento del loro massimo fulgore ne furono introdotte sul mercato circa quattromila varietà. La maggior parte di queste sono andate perdute e dimenticate, soprattutto con l'avvento delle ibridi di tè.
"Ferdinand Pichard" fu introdotta da Rémi Tanne di Rouen, una delle otto rose che immise sul mercato.
I genitori "Ferdinand Pichard" non sono noti, si può anche ipotizzare che sia stata un ritrovamento casuale, oppure creata altrove e venduta al sig. Rémi.
I fiori sono portati singolarmente o in piccoli mazzi. I boccioli mostrano solo un accenno di variegatura. Quando si aprono, i fiori hanno corolla semplice o semidoppia, di media grandezza. La loro forma è a coppa, e hanno bisogno di sole e calore per aprirsi completamente.
I colori sono rosa chiaro con strisce, spruzzi e puntini cremisi. Il profumo è intenso, di rosa antica. Posso dire che uno solo di loro mi riempie il giardino di profumo.
La prima fioritura è sempre la migliore, poi ne ha una seconda, di minore entità, in autunno.
Viene considerata una delle più sane tra le rose antiche.
Cresce in fretta, si allarga e si alza molto, quindi di solito viene considerata una rampicante.
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