Visualizzazione post con etichetta Irrigazione. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Irrigazione. Mostra tutti i post

venerdì 28 marzo 2025

NEL NUMERO DI APRILE DI "VITA IN CAMPAGNA" (2)

Continuo con la diffusione dei consigli di "Vita in Campagna" per il mese di aprile:

IRRIGAZIONE












Se la primavera si presenta siccitosa, irrigate almeno una volta alla settimana, soprattutto i rosai di recente impianto, somministrando acqua sempre sottochioma (almeno 10 litri) prestando attenzione a non lasciare mai indurire il terreno. Un'irrigazione scarsa porta i rosai a mantenere le radici in superficie e quindi più vulnerabili sia al caldo estivo sia al freddo invernale.
Una volta al mese rompete la crosta superficiale del terreno con una leggera sarchiatura per arieggiare il suolo e favorire l'assorbimento sia dell'acqua piovana sia di quella irrigua.
Non dimenticate le rose in vaso, che vanno irrigate almeno una volta al giorno o anche due, al mattino presto e la sera tardi, nel periodo di maggior calura estiva.


ALTRI LAVORI
Ogni 2 settimane:
- eliminate le eventuali erbe infestanti cresciute nonostante la pacciamatura; 

- eliminate i succhioni cresciuti lungo il tronco dei rosai ad alberello e i polloni sviluppatisi sotto il punto d'innesto dei rosai arbustivi o dalle radici;

- accompagnate il più possibile paralleli al terreno i nuovi tralci delle rose rampicanti (fintanto che non sono ancora lignificati) e fissateli alle strutture con legacci morbidi;

- nelle rose moderne rifiorenti (HT e Floribunda) non asportate i fiori appassiti, perchè si formeranno durante l'estate cinorrodi che matureranno in autunno. Sugli stessi rami cresceranno ancora nuovi getti che fioriranno durante tutta l'estate.


INTERVENTI FITOSANITARI
La giovane vegetazione è frequentemente esposta alle infestazioni dell'afide Macrosiphum rosae, nei confronti del quale potete intervenire con azadiractina-1 (bio) o con piretro-2 (bio), attenendovi a dosi e modalità indicate in etichetta.
























Comuni sono le infezioni di mal bianco (Oidio), con conseguente comparsa di macchie farinose di colore biancastro che interessano foglie, germogli e bottoni fiorali. Per il contenimento delle infezioni potete intervenire con zolfo bagnabile-80 (bio), sempre attenendovi a dosi e modalità indicate in etichetta.

lunedì 15 giugno 2020

A PROPOSITO DI IRRIGAZIONE DELLE ROSE

Ho ripreso in mano un libro acquistato alcuni anni fa, "Le Rose - Moderne coltivate ed allevate da amatori, floricoltori, seminatori", del famoso ibridatore italiano Domenico Aicardi. E' un libro che all'apparenza può sembrare datato, scritto nel 1951. Invece, leggo nella quarta di copertina: "questa monografia... intende essere in primo luogo un rigoroso punto di riferimento per chiunque voglia interessarsi, giorno dopo giorno, alla storia e alla coltivazione della Regina dei Fiori. Per competenza e passione viene universalmente considerato il contributo più importante che sia stato edito sull'argomento negli ultimi cento anni: una luce che continua a illuminare il cammino dei neofiti e degli esperti."

Una parte mi ha colpito in questo particolare momento in cui il caldo inizia a farsi sentire: quello che riguarda l'irrigazione delle piante di rose, e che riporto di seguito.

"Annacquare sembra una cosa facile e di nessun conto, mentre è un'operazione delicata, che richiede una certa pratica, dovendola eseguire a tempo e a modo. L'acqua, come sappiamo, è l'elemento più importante per mantenere attiva e turgida la vegetazione; senza la sua presenza i concimi restano inattivi; pertanto per nessuna ragione bisogna dilazionare l'annaffiamento a quando il terreno comincia a disseccarsi, peggio se fosse già asciutto. Ogni qualvolta somministrate acqua alle rose, siate generosi. Se al momento, per qualsiasi causa, l'acqua di cui disponete non fosse sufficiente a bagnarle tutte, annacquatene soltanto una parte come si deve, quelle che restano le bagnerete non appena vi sarà possibile. La peggior cosa che si possa fare nell'annaffiare è non dar acqua a sufficienza, poichè ciò non porta alcun giovamento reale e si perde liquido e tempo. Se avete acqua a volontà, non gingillatevi con il tubo di gomma in mano, deponetelo in terra vicino al piede della pianta e lasciatevelo fino a quando l'acqua rigurgiti ed abbiate la certezza che sia arrivata sino alle radici profonde.

[...] l'acqua di irrigazione, per trovarsi nelle condizioni termiche migliori, dovrebbe avere la stessa temperatura del terreno, poichè se è troppo calda accelera la vegetazione e se è troppo fredda la rallenta, portando nei due casi squilibrio alla circolazione della linfa.

Un altro pregiudizio è quello che non si debba eseguire l'annaffiamento di giorno con il sole cocente. Le rose non sono come certe piante ortive o da fiore, specialmente annuali, ch'è preferibile annacquare di sera. Esse sono piante legnose, dal sistema radicale vigoroso e profondo e con la chioma mantengono un'ombra rotante al loro piede, che impedisce il riscaldamento eccessivo del terreno".

Penso che questi paragrafi possano essere di utilità per tutti; io stessa avevo un comportamento errato riguardo a queste situazioni.