lunedì 29 novembre 2021

LE ROSE DELLE ATTRICI: SOPHIA LOREN

La rosa per la Sofia nazionale è stata creata dall'ibridatore tedesco Mathias Tantau Jr. nel 1967.

E' un Ibrido di Tè dal grande fiore rosso, elegante e raffinato, doppio, a coppa, composto da 33 petali deliziosamente profumati; è ideale per il reciso. Cresce fino a 90-100 cm in altezza.

E' un rosaio che si trova ancora in commercio, ma in pochi vivai. 

Le rose di quegli anni sono spesso state surclassate dalle produzioni successive, e solo alcune sono diventate famose e entrate nella storia, come ad esempio la rosa "Gioia".

mercoledì 24 novembre 2021

LE ROSE DELLE ATTRICI: MONICA BELLUCCI

Chi legge il mio blog da un po' ormai dovrebbe sapere che non sono una grande amante delle rose Ibridi di Tè, preferendo le rose botaniche o comunque quelle con corolla semplice o semidoppia.

"Monica Bellucci", naturalmente dedicato alla bellissima modella-attrice umbra, è un rosaio creato nel 2010 da Meilland. La prima impressione che dà il fiore è di voluttuosità, opulenza, non poteva esserci rosa più adatta a questa attrice.

 Le corolle così ricche hanno petali rosso carminio con il rovescio chiaro, bianco-giallastro. Fiorisce per tutta la stagione, con delle fioriture eccezionali (vedi la foto…). Il fiore è molto profumato (un profumo che viene definito un misto di anice, pepe, chiodi di garofano). La pianta è molto sana. Anzi la consiglio vivamente ai fan delle “solite” ibridi di Tè. 

Piccola pecca: è facile all'oidio.

martedì 23 novembre 2021

LE ROSE DELLE ATTRICI: MARILYN MONROE

Forse è l'attrice che in tutto il firmamento delle stelle di Hollywood degli anni Sessanta (e non furono poche quelle a meritare il titolo di "mitica") più è rimasta nell'immaginario di tutti noi, in quanto ripresa tuttora nell'iconografia popolare.

Alla bellissima Marilyn, al secolo Norma Jean, ha dedicato una rosa l'ibridatore Tom Carruth nel 2002.

Si tratta di un ibrido di Tè color albicocca, spesso sfumato, con una fragranza di intensità media di tè e agrumi. E' una tipica ibrido di tè in quanto fiorisce solitaria su uno stelo, non a mazzi come le rose floribunda. Può giungere ad una altezza di 2 metri, e si trova tuttora in commercio.

lunedì 22 novembre 2021

LE PROPRIETA' TERAPEUTICHE DELLE ROSE

Come molti altri fiori, anche la rosa vanta proprietà terapeutiche. Per tale motivo, nell’Europa medievale si coltivavano come piante officinali. Già gli antichi Romani avevano scoperto che la rosa era un valido aiuto contro il mal di denti. E grazie ai legionari romani si diffusero oltralpe, fin nelle regioni nordiche, non soltanto le rose, bensì anche il relativo sapere.

Alla fine del secolo VIII, Carlo Magno contribuì in misura determinante all’introduzione della rosa negli orti officinali imperiali e conventuali. In una delle sue famose ordinanze sulle proprietà terriere consigliava infatti la coltivazione delle rose e in particolare della Rosa gallica, impiegata in soluzioni per gargarismi nonché per bagni in caso di ferite che stentavano a guarire o di infiammazioni agli occhi. 

Molti conosceranno il famoso medico arabo Avicenna, vissuto nel decimo secolo. È grazie a lui se oggi possiamo apprezzare l’acqua di rose per tonificare in modo naturale la nostra pelle. Lui, però, usava i petali anche per preparare una confettura terapeutica da usare quando nell’espettorato c’erano tracce di sangue. Probabilmente tutto ciò era reso possibile grazie alla presenza di tannini.


Oggi i petali di rosa sono conosciuti dalla medicina ayurvedica come ottimo rimedio rinfrescante. Questi preziosi fiori aiutano anche a depurare l’organismo, rinforzare il sistema immunitario e quello respiratorio. Non a caso, un infuso preparato con una manciata di petali di rosa può essere d’aiuto in caso di influenza e raffreddore. Il rimedio è anche un valido ricostituente.

Secondo quanto riportato sull’Iranian Journal of Basic Medical Sciences, i petali della rosa, varietà Damascena, svolgono un effetto ipnotico-simile. Le rose sembrano avere un effetto affine al diazepam, un farmaco usato per ridurre la tensione muscolare e l’ansia. I flavonoidi in essi contenuti stimolano il rilassamento e il sonno profondo.

Sulle mucose e sulla pelle i petali di rosa hanno un effetto contraente e così leniscono le infiammazioni. Anche l’acqua di rose lenisce le infiammazioni: tramite i gargarismi nella bocca e in gola e con l’applicazione esterna sulla pelle del viso. Le ablazioni con infuso di petali di rose danno ottimi risultati contro le mucose vaginali infiammate. Nell’aromaterapia energetica si raccomanda di respirare gli effluvi dell’olio di rose di Damasco per guarire lesioni e ritrovare fiducia nella vita. Elaborata sotto forma di preparati cosmetici, aumenta l’amore verso sé stessi e fa fiorire la bellezza individuale.

IMPIEGO PER IL CUORE E ALTRO
Tonico per il cuore
Da 1 a 5 gocce di olio di rose di Damasco in 100 ml di olio di Jojoba. Agitare bene la bottiglia. La mattina e la sera prima di andare a letto spalmare sulla zona del cuore e sulle narici.

Tisana
Versare 200 ml di acqua bollente su 1 o 2 grammi di petali di rosa e lasciare coperto in infusione per 8 minuti, bere una tazza da 3 a 5 volte al giorno. 
Con l’aggiunta di zucchero candito, un pizzico di cannella e vaniglia, questa tisana riscalda il cuore e genera una sensazione gradevole nel ventre. L’infusione pura può inoltre essere impiegata per fare gargarismi o lavande della pelle e delle mucose.

venerdì 19 novembre 2021

LE ROSE SENZA SPINE DEL SIG. DAVIDSON

Harvey Davidson, californiano, un appassionato coltivatore di rose e ibridatore, purtroppo deceduto nel 2012, per lungo tempo nei suoi esperimenti di ibridazione ha cercato di ottenere varietà di rose sempre più robuste e più resistenti alle malattie. 

Per caso, Davidson ha scoperto come ottenere le rose senza spine. La sua prima rosa senza spine fu battezzata Smooth Sailing. 

Smooth Sailing era una rosa color crema-albicocca molto rifiorente, e nel suo patrimonio genetico era contenuto l'importante gene che inibisce la crescita delle spine. Da questa progenitrice Davidson, con incroci e re-incroci, ha prodotto numerose rose senza spine, che ha riunito nel gruppo chiamato "Smooth Touch Roses", cioè rose dal tocco delicato.

Tutte le rose senza spine Smooth Touch® di Davidson sono prive di spine al 95-100%. Alcune spine possono apparire alla base di alcuni rami; tuttavia, man mano che il cespuglio di rose cresce, il gene senza spine entra in azione e il resto del cespuglio di rose sarà quindi privo di spine. Le rose Smooth Touch sono perfette per il taglio e sono meravigliose per le fioriture ripetute. 

Come coltivarle: in genere, sono necessarie da cinque a otto ore di esposizione al sole per prestazioni ottimali, ma tollerano una minore esposizione al sole con un numero inferiore di fioriture. Il loro fogliame è di un verde intenso, che esalta piacevolmente i fiori. Le rose Smooth Touch vanno trattate come i normali cespugli di rose che hanno le spine.

Qui sotto, alcune Smooth Touch Roses (in ordine: Smooth Buttercup, Smooth Lady, Smooth Melody, Smooth Velvet)




venerdì 12 novembre 2021

CONSIGLIO SU ROSA GIALLA

 La cara signora Lidia mi ha contattato per un piccolo consiglio. Ha deciso di ripulire un piccolo quadrato di giardino dagli arbusti, ormai vecchi, che c'erano, e di dedicarlo alle rose.

Non vorrebbe però investire troppo, in termini di denaro, per attuare questo suo desiderio. La sua passione sono le rose gialle, ma le apprezza tutte.

Posso raccontare a Lidia le mie prime esperienze.

Agli inizi del mio viaggio all'interno del mondo delle rose, non sapevo bene come orientarmi, non avevo ancora le idee chiare sulla differenza tra vivai normali e i vivai specializzati in rose. Quindi, per iniziare a creare il roseto nel mio giardino, mi rivolsi alla grande distribuzione, in poche parole acquistai i primi cespugli in un supermercato. 

Ancora oggi posso dire che questa, per iniziare, non è una cattiva mossa. Si trovano buone rose a prezzi ridicoli, naturalmente sono da piantare subito in quanto le radici sono semplicemente avvolte da uno strato di segatura umida. Ma le rose in sé non sono "robaccia", sono semplicemente rose uscite sul mercato diversi anni fa, di solito negli anni Sessanta e Settanta, e il cui brevetto è di conseguenza scaduto, quindi chiunque le può moltiplicare senza incorrere nella legge.

Tra gli acquisti effettuati al supermercato, vi parlo della rosa gialla Buccaneer (H.C. Swim, 1952), la quale si è rivelata una vera sorpresa in positivo.

L'acquistai perchè l'immagine mostrava appunto una rosa gialla, sperando che corrispondesse alla realtà, (non sarebbe stata la prima volta che una rosa risulta di un colore diverso da quello dichiarato nella confezione o nel cartellino...)

Non ha avuto difficoltà ad attecchire, durante l'anno fiorisce abbastanza presto, e ancora in questo momento in cui sto scrivendo - novembre 2021 - è in piena fioritura (vedi foto). Anche in autunno i suoi fiori sono belli e non "sciupati" come capita a molte rose in novembre, inoltre sono profumati! Tipico profumo di rosa tea con una punta di nasturzio. Il colore è un bel giallo intenso, dal tono compatto, che non schiarisce col tempo.

Ne sono rimasta soddisfatta e posso consigliarla alla signora Lidia.

lunedì 8 novembre 2021

L'IBRIDATORE ITALIANO MARC ALBERICI

RIPROPONGO UN ARTICOLO CHE HO PUBBLICATO IN APRILE 2019, PERCHE' SECONDO ME E' IMPORTANTISSIMO VALORIZZARE LE ECCELLENZE ITALIANE

Tra le rose acquistate la scorsa primavera, una in particolare mi piace, sia perchè è molto profumata (ha un profumo speziato, non il solito profumo di rosa tea), sia perchè è variegata e ha la corolla semplice, proprio due delle caratteristiche che preferisco nelle rose.

L'ibridatore è italiano, e anche questo è un punto che ha contato nella scelta di questa rosa. 



Ma mai avrei pensato che sarei arrivata a conoscere PERSONALMENTE l'ibridatore, Marc Alberici, di Piacenza.

A me sembra una cosa particolarmente entusiasmante, perchè considero gli ibridatori dei geni, dei manipolatori (in senso assolutamente buono) della natura. 
Mi si dice che occorre anche tanta fortuna... sarà, comunque Marc Alberici ha sia le capacità, le conoscenze, l'esperienza l'intuito necessari, e la fortuna per creare delle rose che nulla hanno da invidiare ai più famosi Barni, Meilland o Guillot, tanto per rimanere nei confini di Italia e Francia.

La conoscenza è avvenuta grazie ad un social (se ne parla tanto male di questi social... ma a volte qualcosa di positivo portano!),
Avevo iniziato a seguirlo su Instagram, e lui ha commentato la mia foto di questa rosa (Souvenir de Gilleneuve), dicendo che era lui stesso l'ibridatore. Io ho risposto che lo sapevo... e abbiamo iniziato a parlare. E stiamo continuando tuttora.

Intanto voglio presentare altre sue creazioni:

questa prima ha ancora solo una sigla, ALB21213, ma trovo che risponda in pieno ai miei gusti:



Alphonsine Rose Plessis


Angel Eyes


Cardinale Alberoni


Cassandra


Colle Oppio


Generation Bataclan


I have a dream


Johanna Villeneuve


Sara


Umberto Saudelli


Vertigo